Giovedì 10 Novembre 2011
Se Bergamo finisse sotto l'alluvione?
Gli esperti rispondano a Palafrizzoni

«In questi ultimi anni - afferma il consigliere - è in atto un cambiamento climatico dovuto all'aumento delle temperature medie a livello globale. In tutta l'Italia settentrionale, l'intensità delle precipitazioni è andata crescendo negli ultimi 20-30 anni, con un aumento del rischio di alluvioni, in particolare nella stagione autunnale quando il rischio è massimo. La domanda che in questi giorni il cittadino si pone è: cosa succederebbe se Bergamo fosse colpita da piogge di drammatica intensità? Ci sono aree critiche in città? Ci sono zone vulnerabili dove il rischio di esondazione e di dissesto idrogeologico è maggiore? Come funziona il piano d'emergenza della Protezione Civile? Ma chi può rispondere a queste domande?»
«Il governo della rete idrogeologica e del reticolo idrico minore è affidata ad Enti diversi: Regione (STER), Comune e Consorzio di Bonifica. A loro spetta il controllo e la gestione delle acque superficiali e sotterranee, la rete di fiumi, torrenti, canali e rogge che attraversano la città. E' importante che il cittadino sia informato sulla reale situazione in tema di prevenzione e tutela del territorio operata da questi Enti e dalla Protezione Civile, cui spetta l'attuazione dei piani d'emergenza in risposta ad eventi come le alluvioni».
«Per questo - conclude Ghisalberti - è stato presentato un odg, condiviso da tutti i gruppi del consiglio comunale, in cui si chiede al Sindaco di invitare in consiglio comunale i rappresentanti degli Enti che hanno in capo la gestione e il controllo della rete idrogeologica perché illustrino le loro azioni di tutela e prevenzione del rischio idrogeologico nella città di Bergamo, le sue aree a rischio e l'eventuale piano d'emergenza della Protezione Civile».
e.roncalli
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