La qualità dell'aria è scadente
Tutte le centraline oltre il limite

Bollettino giornaliero dell'aria, di giovedì 17 novembre, abbastanza preoccupante visto che tutte le centraline di rilevamento hanno segnato un valore di Pm10, le famigerate polveri sottili, oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo.

Bollettino giornaliero dell'aria, di giovedì 17 novembre, abbastanza preoccupante visto che tutte le centraline di rilevamento hanno segnato un valore di Pm10, le famigerate polveri sottili, oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo.

Il record a Filago centro con 81, il dato meno negativo - ma comunque fuori limite - a Dalmine con 60. In via Garibaldi a Bergamo è stato rilevato il risultato di 68, mentre non è disponibile il dato di via Meucci, sempre in città, così come quello di Treviglio.

Nei giorni scorsi Legambiente ha sensibilizzato ulteriormente il Comune sui temi dell'inquinamento e il traffico domandando quale sia la strategia dell'amministrazione per limitare un problema serio per la salute dei cittadini, anche considerando che la situazione è destinata inevitabilmente ad acuirsi con la stagione fredda.

I 37 Comuni dai cieli più inquinati della Bergamasca, intanto, hanno fatto fronte unito contro il problema dello smog siglando il primo documento condiviso a livello provinciale, il «Patto per l'aria». Il problema dell'inquinamento atmosferico non conosce confini territoriali e tocca ogni parte della provincia, soprattutto i Comuni che fanno parte della cosiddetta «area critica», definita da Regione Lombardia sulla base di alcune caratteristiche tra cui «la concentrazione di polveri sottili Pm10, la situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti e l'alta densità abitativa, di attività industriali e traffico».

È per questo che, nel febbraio 2010, su proposta del Comune di Bergamo, i «Comuni dell'aria», già coinvolti in un gruppo di lavoro coordinato dalla Provincia di Bergamo, hanno iniziato a pensare a un'azione concertata che coinvolgesse gli attori chiave del territorio, Asl ed Arpa compresi.

Il risultato è un articolato documento dove la Provincia di Bergamo, i 37 Comuni, Asl ed Arpa si impegnano ad attuare interventi strategici e coordinati volti alla mitigazione dell'inquinamento, evitando soluzioni a spot, che a lungo termine non portano a grandi benefici.

L'ente provinciale s'impegnerà per l'intensificazione delle ispezioni sugli impianti termici sul territorio dell'area critica, verificherà la possibilità per i comuni di aderire all'iniziativa regionale Mobility card, metterà a disposizione la figura del Mobility manager ai comuni che ne sono sprovvisti, coordinerà la rete ciclabile in un'ottica di interconnessione e promuoverà una campagna informativa antismog.

I Comuni, dalla loro, si impegnano ad aderire al Patto dei sindaci entro il 2011 e al Protocollo regionale «Polloc» per il 2012. Tra le azioni previste sul fronte «riscaldamento», la limitazione dei periodi di esercizio degli impianti termici e l'installazione di impianti di riscaldamento ad alta efficienza almeno nel 50 % degli edifici comunali.

La Polizia locale dovrà inoltre intensificare il controllo sulle combustioni all'aperto e sulle operazioni di scavo, demolizione e di movimentazione dei materiali (dal 15 ottobre al 15 aprile). Per quanto riguarda la mobilità, i Comuni si impegnano a dare sostegno al trasporto pubblico per gli studenti, incentivare l'utilizzo di mezzi ecologici, sostituendo almeno il 50% del parco veicoli comunale e diffondere il Piedibus tra gli alunni delle scuole.

Il Dipartimento Arpa di Bergamo sarà impegnato in uno studio qualitativo delle polveri sottili. Gli uffici Asl di Bergamo partiranno con una nuova indagine epidemiologica, per verificare le conseguenze delle polveri sulla salute.

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