Ospedale, l'appello di Saffioti:
«Tregua fino alla fine dei lavori»

In un momento di tempesta per quando riguarda il nuovo ospedale, si registra l'appello di Carlo Saffioti, consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, che auspica una «tregua fino alla fine dei lavori. Dopo si potranno accertare eventuali errori e responsabilità».

In un momento di tempesta per quando riguarda il nuovo ospedale, si registra l'appello di Carlo Saffioti, consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, che auspica una «tregua fino alla fine dei lavori. Dopo si potranno accertare eventuali errori e responsabilità». Ecco il comunicato di Saffioti.

«A più riprese, nelle ultime settimane, le parti politiche hanno preso parte ad aspre polemiche (prontamente riprese dalla stampa) a proposito del nuovo ospedale di Bergamo. Fra attacchi e contrattacchi, fra accuse e difese, questa vera e propria “grande opera” è finita in bailamme che non accenna a chetarsi».

«Nel frattempo, la Direzione dei Riuniti, l'impresa appaltatrice, la commissione dei collaudatori e gli operatori sono impegnati nello sprint finale per portare a termine i lavori, per eseguire tutte le verifiche di funzionalità e per preparare il trasferimento dal vecchio ospedale».

«Mi chiedo: come possono lavorare in tranquillità e serenità nel bel mezzo di un ciclone tutto politico (nel quale viene quotidianamente messa in dubbio la validità del loro lavoro) e in un clima di continuo sospetto? Si badi bene: non intendo fare lo struzzo e mettere la testa nella sabbia: che ci sia stato un ritardo (non indifferente) è ormai conclamato. E lo stesso può probabilmente dirsi riguardo agli errori».

«Tuttavia, come che siano andate le cose, per valutare l'entità, la natura e la responsabilità degli errori compiuti bisognerà attendere il termine del collaudo della struttura. Ma la nuova sede degli Ospedali Riuniti resta un'opera di capitale importanza per tutta la nostra Provincia. Tutte le nostre energie devono essere spese per arrivare all'obiettivo condiviso dalla stragrande maggioranza dei bergamaschi: inaugurare al più presto un ospedale che sarà all'avanguardia in Italia per struttura, attrezzature e servizi erogati».

«Vien da sé che essere tutti i giorni nell'occhio del ciclone non velocizza l'iter e oltretutto credo demotivi anche gli operatori: troppe sono le energie spese nella polemica politica. Ora, non voglio precludere il diritto sacrosanto che le forze politiche (soprattutto quelle di opposizione) hanno di fare denunce e alimentare polemiche».

«Ma se polemica ci deve essere, che riprenda a lavori conclusi. I politici, ci è stato insegnato in questi giorni, devono saper fare, a volte, un passo indietro per il bene di coloro che rappresentano, rinunciando anche ai vantaggi politici che stare sotto i riflettori può portare alla propria parte».

«Mi appello quindi a tutte le forze politiche perché ci sia una tregua, in modo che chi deve portare a termine l'opera possa lavorare nelle necessarie condizioni di tranquillità e serenità, mettendo tutte le proprie energie per quello sprint finale che ci consegnerà un gioiello per la sanità italiana e per la comunità bergamasca».

«A quel punto si riapra pure la polemica. Per raggiungere la verità, infatti, non è sempre necessario essere in prima pagina».

Carlo Saffioti
Consigliere regionale
Coordinatore provinciale
Il Popolo della Libertà

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