Parrucchieri low cost: è guerra
La Regione detta le nuove regole

Obbligo di presenza nel locale di personale diplomato e di un rappresentante tecnico in ogni momento, garanzie sull'utilizzo di materiale sempre sterilizzato e disinfettato, stop ai laboratori in casa o nei seminterrati. La Regione dichiara guerra ai parrucchieri low-cost.

Obbligo di presenza nel locale di personale diplomato e di un rappresentante tecnico in ogni momento, garanzie sull'utilizzo di materiale sempre sterilizzato e disinfettato, stop ai laboratori in casa o nei seminterrati. La Regione dichiara guerra ai parrucchieri low-cost.

Tutta una serie di paletti che dovrebbero disciplinare l'attività degli esercenti stranieri, soprattutto cinesi, che praticano prezzi stracciati. Giovedì 24 novembre la giunta di Palazzo Lombardia approverà definitivamente il nuovo regolamento. Le nuove norme, 14 articoli, entreranno in vigore dopo la pubblicazione del bollettino regionale.

Tra le nuove norme, quelle che i parrucchieri possano esercitare, oltre al servizio di acconciatura, sono quelli di manicure e pedicure estetico. I parrucchieri avranno dodici mesi per mettersi in regola. Spetterà in ogni caso ai Comuni mettersi in regola.

L'assessore alle Attività produttive Andrea Gibelli ha commentato: «Il nuovo regolamento non è contro gli stranieri, ma è contro la concorrenza sleale. Vogliamo soltanto costringere chi finora ha prosperato in un mercato selvaggio a osservare le regole».

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