Cene, Filodrammatica in crisi:
appello alle aspitanti attrici

Si avvia a conclusione la 6ª Rassegna teatrale dialettale organizzata dalla Filodrammatica di Cene. Che però, a differenza delle stagioni passate, non è in scena poiché non dispone di un gruppo di attori sufficiente, donne in particolare.

Si avvia a conclusione, con gli ultimi due spettacoli, la 6ª Rassegna teatrale dialettale organizzata dalla Filodrammatica di Cene in collaborazione con il Comune e la biblioteca che, nelle tre rappresentazioni già date, hanno registrato un'affluenza di pubblico eccezionale.

La Filodrammatica di Cene, a differenza delle stagioni passate, non è in scena poiché non dispone di un gruppo di attori sufficiente ad allestire gli spettacoli. Da un paio d'anni, infatti, l'organico è in sofferenza.
«Il motivo – spiega il responsabile della Filodrammatica, Enrico Martinelli – è dovuto alla carenza di persone con la passione per il teatro che ricoprano i ruoli previsti dalle opere rappresentate. In particolare – spiega il responsabile della compagnia – ci manca una figura femminile, una donna tra i 18 e i 30 anni cui affidare le parti femminili».

In scena compagnie della nostra provincia. Non, però, quella di casa che, a corto di attori, nell'invitare agli ultimi spettacoli lancia il suo appello. Sabato sera sarà di scena la compagnia dialettale Fom «I rösnécc» di Mozzo che interpreterà «La pasiènsa del sciùr preòst», due atti di Luigi Galli. Sabato prossimo toccherà alla compagnia «I spolverinér de Gorlàgh» che metterà in scena «L'osteréa di bèle fómne», tre atti di Paolo Ghidoni, nella traduzione di Aldo Beretta, responsabile anche delle regia. Le serate si terranno nella sala delle associazioni del Comune, con inizio alle 21.

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