Malore mentre gioca a tennis
Muore libraio di Osio Sotto

Tragedia a Osio Sopra dove Eros Nuti, di 46 anni, è morto per un malore mentre stava giocando a tennis in un campo degli impianti sportivi. L'uomo, che lavorava come libraio, si è accasciato a terra: per lui non c'è stato nulla da fare.

Famiglia, politica, letteratura, e racchetta: si coniugava così il mondo di Eros Nuti, 46 anni, di Osio Sotto morto sabato 17 dicembre intorno alle 18 durante una partita di tennis. È bastato un attimo per interrompere il singolare e la vita: la sfida, su campi del centro sportivo di Osio Sopra, stava procedendo regolarmente, ma a un tratto Eros si è accasciato al suolo. I presenti hanno subito chiesto ai gestori della pizzeria, situata all'interno dell'impianto, di chiamare i soccorsi che sono arrivati in pochissimi minuti. I tentativi di rianimarlo, proseguiti a lungo sotto lo sguardo sgomento della moglie Roberta Vavassori giunta sul posto subito dopo i sanitari, però sono stati inutili. Nuti è morto sul campo da tennis.

Originario della Romagna, Nuti era molto conosciuto a Osio Sotto. Titolare della libreria Erasmus – attività da poco trasferita nella centralissima piazza Papa Giovanni – si sentiva prima di tutto un divulgatore più che un commerciante. La sua laurea in Storia moderna racconta la sua passione per la cultura, l'arte, la letteratura. Una passione che aveva trasformato in una professione che gli permetteva di entrare in contatto con un intero mondo fatto di parole, pensieri, racconti. Da questo mondo «saccheggiava» testi e personaggi per proporre serate di elevato livello culturale. A Osio Sotto sono arrivati, grazie a lui, autori e giornalisti come Massimo Carlotto e Oliviero Bergamini.

La sua attività non si fermava qui: molti incontri e momenti culturali sono stati organizzati con il suo contributo anche in Val Seriana. Un impegno che lo aveva portato a ricoprire anche la carica di presidente della Commissione cultura e biblioteca, dal 1999 al 2004, al fianco dell'assessore alla Cultura Ciro Santoro. «Lo avevo voluto al mio fianco perché ero certo che avrebbe saputo mettere il suo interesse per la cultura al servizio di Osio – racconta Santoro, incredulo alla notizia della scomparsa di Nuti – e non mi ero sbagliato. Conoscevo la famiglia di Eros da tempo, lo avevo visto crescere, con quel suo carattere passionale che aveva ereditato da papà Devio».

Eros Nuti ha vissuto le sue passioni a briglie sciolte, da alcuni anni aveva fondato la società Leggere e nelle ultime elezioni si era candidato nelle file della lista civica «L'Aquilone», e ora saranno in molti a piangere la sua assenza. Accanto a Roberta e ai giovani figli Nicolò e Francesco – quattordicenne il primo e piccolo alunno di terza elementare il secondo – si stringerà di certo tutto il paese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA