GdF e nuova sede a Bergamo:
idea definitivamente tramontata

La Guardia di finanza non avrà una nuova sede a Bergamo. È quanto emerso dall'incontro del Collegio di vigilanza dell'Accordo di programma, riunito mercoledì in Regione alla presenza dell'assessore all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi.

La Guardia di finanza non avrà una nuova sede a Bergamo. È quanto emerso dall'incontro del Collegio di vigilanza dell'Accordo di programma, riunito mercoledì in Regione alla presenza dell'assessore all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi.

«Prendiamo atto della comunicazione del ministero delle Infrastrutture e Trasporti e della volontà espressa dagli enti - ha dichiarato l'assessore Raimondi -. E' chiaro che c'è grande rammarico per un'opera che avremmo voluto fosse realizzata, nel segno di una continuità del legame tra la città di Bergamo e la Guardia di finanza».

In particolare, il ministero ha confermato la mancanza di fondi e quindi l'impossibilità di finanziare l'opera. Viene così definitivamente chiuso l'Accordo di Programma con cui si intendeva realizzare la nuova sede; accordo che, peraltro, era già stato sospeso a dicembre 2009, proprio in attesa degli approfondimenti da parte degli enti firmatari.

Alla riunione hanno partecipato anche il direttore amministrativo del ministero delle Infrastrutture e Trasporti Maria Teresa Barile, l'assessore al Bilancio della Provincia di Bergamo Mario Gandolfi (delegato dal presidente Pirovano), l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo Leonio Callioni (delegato dal sindaco Tentorio) e il rappresentante del Comando generale della Guardia di Finanza, generale Piero Burla (delegato dal capo di Stato Maggiore generale D. Edoardo Valente).

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