Camere di sicurezza in Questura
Silp-Cgil: «Proposta irrealizzabile»

I rilievi critici all'utilizzo delle camere di sicurezza delle Questure mossi dal prefetto Francesco Cirillo sono pienamente giustificati anche per la situazione di Bergamo. Lo scrivono in una nota il Segretario Silp Sebastiano Piermattei e Orazio Amboni della Cgil.

I rilievi critici all'utilizzo delle camere di sicurezza delle Questure mossi, a livello nazionale, dal vice direttore del Dipartimento di Polizia prefetto Francesco Cirillo sono pienamente giustificati anche per la situazione di Bergamo. Lo scrivono in una nota il Segretario Silp Sebastiano Piermattei e Orazio Amboni della Cgil.

«La disposizione, contenuta nel recente Decreto Legge 22 dicembre 2011 n. 211 ("Interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri" cosiddetto "decreto svuota carceri") per essere applicata - dicono i due firmatari - richiederebbe prima di tutto un potenziamento del personale, ora a stento sufficiente per coprire i carichi ordinari, per non parlare dei servizi di scorta e di vigilanza non sempre davvero indispensabili ma che continuano ad assorbire risorse di personale. Andrebbero poi istituiti servizi per l'alimentazione, per l'igiene, per l'ora d'aria».

«Le attuali due camere di sicurezza, di dimensioni minime - conclude la nota - non sono in grado di assicurare tutte le condizioni per garantire una detenzione rispettosa della dignità personale dei detenuti. È necessario quindi ricercare altre soluzioni».

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