«Ciao Simo, eri bellissima»
Lettera di ricordo di un'amica

I funerali di Simona Acquaviva, la 37enne di Vertova (mamma di due bambini) morta in un incidente stradale a Colzate, sono in programma sabato 7 gennaio alle 14,30 a Vertova. Una sua cara amica ci ha inviato una lettera di ricordo che pubblichiamo.

I funerali di Simona Acquaviva, la 37enne di Vertova (mamma di due bambini) morta in un incidente stradale a Colzate, sono in programma sabato 7 gennaio alle 14,30 a Vertova. Una sua cara amica ci ha inviato una lettera di ricordo che pubblichiamo integralmente. Eccola.

«L'ho saputo e per circa due ore ho ripetuto come un automa "non è vero, non può essere vero"…. A soli 37 anni non può finire tutto così, non è possibile. Amiche da più di 30 anni, migliori amiche alle elementari e alle medie: quanti ricordi!».

«Le lezioni con Suor Pierangela in banco sempre insieme, l'intervallo con le partite a "palla guerra" e le merendine "sane" (che detestavamo), il "mezzopunto" il sabato mattina (che detestavamo più delle merendine sane). La collezione di gomme profumate…. Tu ne avevi sempre più di me, che nervi!».

«Le feste di compleanno: tu preferivi pizzette e panini perché odiavi le torte, a parte le crostate di frutta, unica eccezione. Lo dicevi sempre! Io invece assaggiavo sempre i pasticcini e ogni volta dicevo che non mi piacevano e tu ridevi "ma perché ci provi ogni volta?". Le lezioni di nuoto a cui io sono stata obbligata per anni e che invece a te furono condonate…».

«Il catechismo e le domeniche all'oratorio a mangiare caramelle. I corsi di sci della Gav in Presolana: c'era un terribile sky lift che a noi sembrava lunghissimo: se per sbaglio si cadeva, si doveva fare tutta a piedi con gli sci in spalla…. Avevamo fatto un patto "se cadi tu, cado anche io, capito?"».

«Le ore passate a girare in bicicletta per Vertova tutti insieme, allora i bambini giocavano liberi ed era bellissimo…. E l'epoca dei Paninari, ne vogliamo parlare? Ci sentivamo bellissime con una felpa della Best Company o un paio di calzettoni con gli alberelli…».

«I primi amori, le giostre il giorno di San Marco…. Mi hai sempre preso in giro dicendo che ero una secchiona e avevi ragione tu, studiavo troppo! Il viaggio a Londra insieme a quattordici anni…. Poi le nostre vite hanno preso strade diverse ma abbiamo sempre avuto dei bellissimi punti di incontro, forti di tutte le esperienze condivise da bimbe!».

«Le cene "dei coscritti" erano per noi l'occasione di rivederci…. Cercavo di esserci sempre soprattutto per rivedere te perché altrimenti eravamo troppo pigre per organizzarci… E poi il matrimonio: avreste festeggiato dieci anni tra un mese o poco più….».

«Ricordo che quel giorno eri felice come non ti vedevo da anni! Poi il 2004, anno in cui sono nati il tuo Nicola e la mia Lucrezia! Ricordo che riuscimmo miracolosamente ad organizzare un incontro: un caffè da Enea con i bimbi nel passeggino….».

«Mi sembra ieri e sono passati sette anni…. In questi anni ci siamo soprattutto sentite per telefono: mi raccontavi dei malanni di Nicola e io di Lucrezia che non mangiava…. Una sera siamo riuscite ad uscire a cena a Bergamo: è stato bello perché abbiamo parlato di tutto….».

«Dopo quella sera, una cena dei coscritti: eri incinta di Giorgia ed eri così felice! Poi ci siamo sempre solo sentite…. Ho ancora a casa il regalino per la nascita di Giorgia: l'ultima volta che ti ho sentito abbiamo scherzato dicendo "sarà il regalo per il suo primo compleanno se continuiamo a rimandare"…».

«Invece tutto è finito all'improvviso e te ne sei andata per sempre…. Tu eri molto di più di una persona "solare e dedita alla famiglia!". Innanzitutto eri bellissima (davvero), lo sei sempre stata, ma tu non sapevi di esserlo: ti vedevi mille difetti e ogni volta io mi arrabbiavo con te per questo…».

«Eri fantastica, avevi grinta e testa e non è giusto che tutto finisca così. Per quello che può valere, io ti ricorderò sempre e sicuramente mi mancherai tantissimo. Ciao Simo».

Yvette

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