«Scusi, è la mia lavatrice
o è un altro terremoto?»

«Scusi, è la mia lavatrice o è un altro terremoto?». È questo il senso di una telefonata che un'anziana signora ha fatto al centralino della Protezione civile di Bergamo dopo la scossa avvertita poco prima delle 16 di venerdì, 27 gennaio.

L'assessore alla Protezione civile della Provincia, Fausto Carrara, ha confermato che le telefonate giunte sono state una quarantina nella prima ora, la maggior parte da anziani che vivono soli e che volevano soprattutto rassicurazioni.

La situazione, ha assicurato Carrara, in Bergamasca è assolutamente tranquilla: non è stato segnalato nessun danno. Anche perché la scossa è stata di tipo sussultorio, quelle che creano i minori problemi.

I telefoni della Protezione civile sono stati immediatamente girati al centralino della polizia provinciale, per essere gestiti in tempo reale. Contemporaneamente è stato inviato un sms a tutti i responsabili indicati dai Comuni, invitati a segnalare eventuali criticità. Non è arrivata alcuna segnalazione, e l'assessore invita quindi tutti a stare tranquilli.

L'esperto
Nel file audio allegato potete ascoltare l'intervista a Daniele Ravagnani, geologo, per sette anni presidente dell'Ordine dei geologi della Lombardia: spiega quali sono le cause che scatenano queste scosse, spiega che fra i movimenti tellurici di questi giorni c'è quasi certamente un collegamento e illustra le norme più semplici per difendersi in caso di grandi scosse.

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