A Curno: «Ocio che rìe»
E il sindaco si candida in dialetto

Un volantino bilingue («Discendo in campo», ovvero «Ocio che rìe»), con tanto di citazioni letterarie. È il biglietto da visita con il quale Angelo Gandolfi annuncia l'intenzione di ricandidarsi alla guida del paese.

Un volantino bilingue («Discendo in campo», ovvero «Ocio che rìe») che evoca violenze e congiure di palazzo di oscuro stampo medievale, con tanto di citazioni letterarie e cinematografiche. È il biglietto da visita con il quale Angelo Gandolfi, sindaco uscente di Curno, annuncia l'intenzione di ricandidarsi alla guida del paese. «Porte aperte a tutti», scrive tra l'altro Gandolfi (la cui area di riferimento è comunque il Pdl), che tradotto suona: «La me lista l'è dervida a toecc, chèi che j'è de sùra e chèi che j'è de sòta (lasando de banda i fò de kó)». Proprio dalla stessa area di centrodestra, peraltro, arriva una delle sfide: ieri ha annunciato la sua presenza la lista «Per il buon governo a Curno», che fa riferimento al senatore Valerio Carrara. Certa anche la presenza di una compagine di centrosinistra – «Vivere Curno», capeggiata dall'attuale consigliere di minoranza Perlita Serra – e della Lega, che sta definendo programma e lista.

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