Nanga Parbat, Moro e Urubko bloccati
«Ma non abbiamo perso la speranza»

Simone Moro e Denis Urubko, impegnati nella spedizione in invernale sul Nanga Parbat e da alcuni giorni bloccati al Campo Base a causa delle forti nevicate, ieri hanno approfittato di un miglioramento delle condizioni meteo per tornare sulla montagna.

Simone Moro e Denis Urubko, impegnati nella spedizione in invernale sul Nanga Parbat e da alcuni giorni bloccati al Campo Base a causa delle forti nevicate, ieri hanno approfittato di un miglioramento delle condizioni meteo per tornare sulla montagna, come racconta Simone: «Il primo e originario piano era quello di andare a riprendere i nostri zaini lasciati al Campo 1 dei nostri amici polacchi alcuni giorni fa, in occasione della decisione di rientrare per il pericolo valanghe».

«Siamo saliti velocissimi stamattina, in 8 ore e 40 minuti e abbiamo iniziato a cercare una variante di accesso alla parte superiore del Ghiacciaio Diama, per evitare l'attraversamento del pericoloso canale Kinshoffer, sovrastato dal grande e seracco pensile. In poco più di un'ora abbiamo trovato la variante sicura e l'abbiamo marcata con le bandierine. Questa nuova via è molto più sicura di quella percorsa nelle settimane precedenti e potrebbe essere un modo per riaprire la partita col Nanga Parbat. Siamo poi rientrati al Campo base , lasciando ancora i nostri zaini pronti lassù, a 4800 metri».

«Adesso aspettiamo di vedere cosa porterà il maltempo previsto... - dice Moro -. E' infatti arrivato il bollettino meteo di Karl Gabl che indica maltempo a partire da domani e fino al 15 febbraio, con venti fortissimi in quota. Abbiamo deciso di darci ancora una settimana per decidere cosa fare. Se le nevicate previste non lasceranno troppa neve fresca allora faremo un tentativo. Se invece cadrà molta neve, allora tutto tornerà ad essere maledettamente pericoloso e bisognerà guardare questo tentativo invernale con maggior realismo e senso di responsabilità. Io e Denis ci speriamo ancora, ma ora è tutto nelle mani delle leggi della natura, del meteo».

UN NUOVO RICONOCIMENTO A MORO
Intanto arriva la notizia che Simone Moro dopo aver vinto il premio "Best of The Explorersweb" da parte del sito internet più importante al mondo sull'avventura el'esplorazione, la scalata invernale al Gasherbrum 2 del 2011 ha vinto il "Golden Piton" americano, una sorta di Piolet D'or USA attribuito dalla rivista Climbing.

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