Lavori al Palazzetto dello Sport
Guerra aperta tra Foppa e Comune

È guerra aperta tra la Foppapedretti e il Comune. Sei mesi fa il trasloco a Montichiari della squadra era stato scongiurato, ma oggi l'addio a Bergamo delle rossoblù sembra ineludibile: i 200 posti in più paiono non fattibili nei tempi necessari.

È guerra aperta tra la Foppapedretti e il Comune. Sei mesi fa il trasloco a Montichiari della blasonata squadra di volley era stato scongiurato, grazie a un accordo con Palafrizzoni che prevedeva uno sconto sull'affitto del Palanorda e l'aggiunta di una tribunetta nell'impianto sportivo ormai obsoleto. Oggi l'addio a Bergamo delle rossoblù sembra ineludibile, visto che l'aggiunta di circa 200 posti sotto la Nord pare un'impresa contro il tempo, difficilmente agguantabile per il 5 marzo, data utile per essere pronti per il playoff del 14 marzo.

Tra la società del patron Luciano Bonetti e l'assessorato ai Lavori pubblici il clima è molto teso, con uno scaricabarile sulle responsabilità e gli incarichi. Secondo Giovanni Panzetti, direttore generale della Foppapedretti, il primo a dirsi scettico sulla fattibilità della tribunetta entro i tempi giusti, «da parte dell'ufficio dei Lavori pubblici ci sono stati ritardi di tre-quattro mesi nel fornire i documenti necessari per fare le verifiche sull'impianto. A quanto mi risulta, a oggi non c'è ancora il calcolo del cemento armato, dicono che non si trova».

Per l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli, invece, «i documenti sono stati consegnati, il Comune ha fornito tutta la documentazione e l'assistenza del caso. Magari c'è voluto un po' di più, ma perché il Palazzetto ha trent'anni e alcune carte erano incomplete. Stiamo aspettando la relazione del tecnico della Foppa, per vedere di risolvere le criticità emerse, dalla staticità alla capienza. Se lui le supera ed è tutto in regola, non c'è nessun ostacolo, da parte nostra, alla tribunetta».

Ma anche sull'incarico ci sono versioni contrastanti. In sospeso c'è anche la questione del costo per la posa e la movimentazione (la tribunetta andrebbe messa e tolta a secondo dei casi) e di chi debba farsene carico: i preventivi vanno dai 45-50 mila euro (per la Foppa) agli 80-100 mila (per il Comune). «Il problema della spesa – afferma Saltarelli – è però marginale rispetto a quello della sicurezza». Dalla Foppa si limitano a dire: «Per il costo della tribunetta ce la vediamo col sindaco, Saltarelli non c'entra. Se non ci vogliono, però, lo dicano chiaramente». Intanto a Brescia esultano già.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 19 febbraio

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