Porta Nuova, viale abbandonato:
e sempre più residenti se ne vanno

Viale Papa Giovanni non sembra un ingresso degno di Bergamo. Lo dicono i commercianti, ma anche i residenti, che sono sempre meno. «Siamo sovrastati dalla sporcizia e dall'incuria». Mozziconi di sigarette ovunque, cartacce, e le aiuole in stile immondezzaio.

Viale Papa Giovanni non sembra un ingresso degno di Bergamo. Lo dicono i commercianti, ma anche i residenti: «Siamo sovrastati dalla sporcizia e dall'incuria». Mozziconi di sigarette ovunque, cartacce, e le aiuole in stile immondezzaio.

Poi c'è il problema delle panchine che diventano luogo di bivacco, quello della raccolta dei rifiuti: due volte la settimana si portano sul marciapiede alle 18, ma poi la raccolta avviene dopo le 20, spesso alle 21 o alle 22.

Anche il «centrissimo» di Bergamo soffre. Non è un problema di oggi, è una situazione che si trascina da anni. Soffre per le persone che se ne sono andate sostituite da uffici su uffici. Soffre per la concorrenza dei centri commerciali spuntati alle porte della città.

Soffre per l'incuria. Soffre per la difficoltà a sentirsi «quartiere» e non soltanto luogo di passaggio. Anche in questo caso è la parrocchia a rappresentare pressoché l'unico organismo di aggregazione.

E intanto i residenti se ne vanno. Più che un calo forte, diciamo pure un tonfo: in vent'anni gli abitanti delle principali vie del quartiere di Porta Nuova sono diminuiti di quasi quattrocento unità passando da 2.168 a 1.796: circa il 17 per cento in meno.

In viale Papa Giovanni vivevano 156 persone, oggi sono rimaste in cento. La via più popolosa resta la via Paglia: gli abitanti erano 568, oggi sono 491. Un calo generale.

Crollo anche per quanto riguarda la fascia giovanile: si è passati dai 379 ragazzi di vent'anni fa ai 267 attuali: 112 persone in meno, una caduta del trenta per cento secco.

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