Tangenti, il gip libera
Locatelli e Nicoli Cristiani

Non c'è più il pericolo di reiterazione del reato. Con questa motivazione il gip di Milano Meyer ha scarcerato l'ex vicepresidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani e revocato la misura degli arresti domiciliari per l'imprenditore Pierluca Locatelli.

Non c'è più il pericolo di reiterazione del reato. Con questa motivazione il gip di Milano Elisabetta Meyer, dopo il parere favorevole dei pm Paolo Filippini e Alfredo Robledo, ha scarcerato l'ex vicepresidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani e revocato la misura degli arresti domiciliari per l'imprenditore i Grumello del Monte, Pierluca Locatelli, entrambi indagati per corruzione.

La decisione è giunta venerdì 24 febbraio. Va detto che i termini di custodia cautelare sarebbero comunque scaduti mercoledì prossimo, 29 febbraio. Mentre Nicoli Cristiani è uscito dal carcere ed è tornato a casa, l'imprenditore bergamasco rimane per il momento comunque agli arresti domiciliari, in attesa di ottenere la revoca della misura anche dal gip di Brescia (dove è indagato per il presunto traffico di rifiuti che, secondo gli inquirenti, sarebbero stati riversati dai suoi camion nel fondo stradale della Brebemi).

Secondo il giudice di Milano per Nicoli Cristiani e Locatelli non sussistono più le esigenze cautelari, costituite dal pericolo di reiterazione del reato. Nicoli Cristiani si è infatti dimesso dalle cariche ricoperte, Locatelli ha messo in liquidazione la società, lasciato ogni carica aziendale e collaborato con gli inquirenti.

La prossima settimana i legali dell'imprenditore di Grumello, Roberto Bruni ed Ennio Amodio, torneranno a chiedere al gip di Brescia la revoca dei domiciliari anche per quanto riguarda la vicenda del presunto traffico di rifiuti.

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