Rifiuti, niente aumenti
Da settembre c'è la plastica

«Non ci sarà un aumento della tassa sui rifiuti, ma sarà applicato solo l'adeguamento Istat». La promessa arriva dall'assessore all'Ambiente di Bergamo Massimo Bandera. R da settembre si inizierà in maniera graduale con la plastica.

«Non ci sarà un aumento della tassa sui rifiuti, ma sarà applicato solo l'adeguamento Istat». La promessa arriva dall'assessore all'Ambiente Massimo Bandera. Che ha ricordato come la percentuale di incremento sia ancora da definire. L'assessore, nel disegnare il quadro della raccolta dei rifiuti in città alla seconda commissione consiliare, ha ribadito l'obiettivo di non pesare sul portafoglio dei cittadini, mantenendo alto lo standard del servizio.

Bandera ha presentato anche le future iniziative per aumentare la percentuale di raccolta differenziata: entro giugno partirà la raccolta dell'umido sui Colli e da settembre si inizierà in maniera graduale – da una circoscrizione ancora da individuare – con la plastica. Si sta infine studiando una possibile applicazione della formula «chi produce paga», con l'ipotesi di far pagare lo smaltimento degli ingombranti. I numeri parlano di una costante riduzione della produzione di immondizia indifferenziata, così come della riduzione pro-capite di rifiuti, e un aumento della raccolta della differenziata. Nel 2011 la percentuale di raccolta differenziata si è attestata al 53%, 10 punti in più rispetto al 2005. In discesa i rifiuti indifferenziati, sempre dal 2005 al 2011: da circa 38 mila tonnellate a 30 mila. In calo, anche il dato che racconta del totale raccolto in città, e la produzione pro-capite, con un totale di circa 3 mila tonnellate in meno di rifiuti.

«L'obiettivo per il 31 dicembre 2012 – ha ricordato Bandera – è raggiungere il 65% di raccolta differenziata. Lo stiamo perseguendo attraverso l'ottimizzazione della raccolta di umido che sarà estesa anche ai Colli e l'avvio della raccolta della plastica». Inoltre, si punta alla riduzione dei rifiuti indifferenziati, e c'è l'ipotesi «se mancando le risorse per chiudere il piano finanziario, di far pagare ciò che si produce, ma solo per gli ingombranti». Su questo punto si sta attuando un report sui Comuni che applicano la tariffa per gli ingombranti, ed entro 15 giorni «dovremmo chiudere la partita». La discussione si è accesa quando, dall'opposizione, è stata sollevata la questione della gestione della riscossione del pagamento, prima in capo ad Aprica e ora al Comune. In particolare, per il dato che parla di mancati versamenti, da parte dei cittadini, di circa un milione di euro. «Quando la tariffa era gestita dalla società – ha replicato l'assessore – l'insoluto era del 3,5%, ora è al 5-6%». In ogni caso, il Comune si muoverà per recuperare ulteriori risorse non versate. Il mancato pagamento si ipotizza sia legato anche al fattore crisi. Sulla riscossione della tassa, Bandera ha ammesso: «Avremmo preferito evitare di doverla gestire ma, in linea con gli altri Comuni, non potevamo tirarci indietro».

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