Barboni (Pd), trasparenza ticket
«La Regione fa marcia indietro»

Da giovedì 1° marzo i cittadini lombardi avrebbero dovuto ricevere un foglio con i dettagli del costo delle prestazioni usufruite. Tuttavia, l'operazione trasparenza riguarderà solo le prestazioni per le quali il cittadino paga in ticket una somma inferiore al costo dell'esame. Lo sottolinea il Pd.

«Da domani - giovedì 1° marzo, si legge in un comunicato del Pd in Regione - i cittadini lombardi che si presenteranno in una struttura per fare degli esami avrebbero dovuto ricevere un foglio con i dettagli del costo delle prestazioni usufruite come prevede la delibera per le Regole 2012».

«Tuttavia, l'operazione trasparenza riguarderà - continua il comunicato - soltanto una minima parte di prestazioni, ossia quelle per le quali Regione Lombardia paga alle strutture ambulatoriali una quota a completamento di quanto corrisposto dai pazienti attraverso i ticket (vedi tabella)».

«"Subito dopo aver parlato di trasparenza totale in modo da responsabilizzare medici e cittadini, Regione Lombardia fa marcia indietro - dice il consigliere del Pd, Mario Barboni -. Come avevamo già denunciato ieri si tratta ovviamente di una trasparenza a senso unico. Il cittadino riceverà le informazioni annunciate solo quando si tratta di prestazioni per le quali paga in ticket una somma inferiore al costo dell'esame; ma nel 75% dei casi, vale a dire quando paga una prestazione più di quanto costa, non avrà il diritto di sapere quanto è costata effettivamente la prestazione che gli è stata erogata"».

«"Chiediamo invece che nella ricevuta rilasciata venga sempre indicato il costo della prestazione, anche quando il costo è inferiore a quanto pagato dal cittadino sommando le voci del ticket regionale e di quello nazionale. Solo così si potrà parlare di trasparenza vera e i cittadini lombardi sapranno quando pagano di più o di meno rispetto al costo di una prestazione sanitaria"».

Pd in Regione

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