Nella Bassa arrivano i cantieri Tav:
strade e rogge, tutto da ricucire

La Tav taglia in orizzontale, da Milano a Brescia e ritorno, una provincia che di suo viaggia parecchio in verticale. Far passare i binari dell'alta velocità nel bel mezzo della Bassa significa anche ricucire quelle vie di collegamento che la intrecciano.

La Tav taglia in orizzontale, da Milano a Brescia e ritorno, una provincia che di suo viaggia parecchio in verticale. Far passare i binari dell'alta velocità nel bel mezzo della Bassa significa anche ricucire quelle vie di collegamento che la intrecciano, così come la parallela Brebemi, con la quale infatti si sono divise fifty-fifty le opere integrative.

La «ricucitura» (anche con la realizzazione di varianti stradali) è tra i primi capitoli operativi della Tav Treviglio-Brescia, che ha ufficialmente fatto capolino nella nostra provincia (e qualche cantiere è in moto anche nel Bresciano).

I passi iniziali – per ora limitati a poche aree – riguardano inoltre la bonifica di eventuali ordigni bellici e i sondaggi per verificare se siano presenti resti archeologici, di cui la Bassa è piuttosto ricca. Ad Antegnate è partita la deviazione di due canali idrici: garantire la continuità delle vie d'acqua è fondamentale, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione delle irrigazioni. Il tema è stato affrontato con il Consorzio di bonifica. A Caravaggio, invece, il consorzio Cepav 2 sta predisponendo l'area che, con l'arrivo degli appaltatori, accoglierà uno dei cantieri principali, con dormitori, mense e uffici (altri due punti di riferimento importanti si avranno ad Antegnate, soprattutto per lo stoccaggio, e a Calcio).

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