Indagine Imu, risponde l'Appe

Pubblichiamo la lettera dell'Appe giunta in redazione dopo la replica della Fiaip sulla questone di un'indagine sull'Imu


«Gentile Direttore, al rientro in città leggo, inaspettatamente, una replica del presidente locale di Fiaip ad alcune mie dichiarazioni. Non ho nessuna intenzione di continuare in una polemica del tutto inutile, soprattutto per i lettori del Suo giornale, o di rispondere nel merito tecnico ad alcune asserzioni (fuori tema), però ritengo opportuno fare alcune annotazioni. Capita talvolta che durante una intervista telefonica sorga qualche piccolo equivoco: l'etichetta di bufala non intendeva qualificare l'indagine statistica sull'IMU in Italia, bensì al messaggio che emergeva dal comunicato stampa del presidente fiaip, che per titolazione, impostazione e alcune affermazioni, trasmetteva complessivamente e impropriamente un'indicazione non corretta, del tipo: i contribuenti stiano tranquilli che l'IMU sulla prima casa è poca cosa e ininfluente. E, soprattutto, la mia censura voleva rispondere a quello, strano, improprio e incomprensibile, effetto “mucca pazza” (denunciato nel comunicato stampa) proponendo un'alternativa terminologica di tipo bovino. Rilevo anche che l'autore della replica introduce il concetto di “media dei polli” (e continua a rimanere nel campo del bestiario) attribuendo così allo studio condotto da Cgia una valenza di campionatura (intento che non sembra emergere scorrendo il documento), cioè rappresentazione dell'immobile tipo riscontrabile in ambito cittadino e della relativa tassazione, mentre così non è: la media delle rendite catastali riscontrabile sul territorio è altra. Un'ultima nota: mi risulta che da molti anni la prima casa non “paghi” ne irpef, ne addizionali regionale e comunale sull'irpef, per cui come può l'IMU, in ossequio alle indicazioni fornite dall'autore della replica, inglobare qualcosa che non c'è? Insomma ritengo che quando l'argomento è delicato e le idee sono un po' confuse forse sarebbe opportuno tenerle per sé, evitando così di disorientare il cittadino-lettore-consumatore medio, che, pur avendo proprie idee ed esperienze, non credo sia anche un esperto di temi fiscali e immobiliari. Con cordialità». Antonello Pagani

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