«Licenziamento illegittimo
L'autista venga riassunto»

Licenziamento nullo, immediato reintegro del dipendente e pagamento degli stipendi nel frattempo non versati, con tanto di interessi. È quanto ha stabilito il giudice del lavoro di Bergamo, che ha condannato la società «Autoservizi Zani Evaristo Srl» di Bergamo.

Licenziamento nullo, immediato reintegro del dipendente e pagamento degli stipendi nel frattempo non versati, con tanto di interessi. È quanto ha stabilito il giudice del lavoro di Bergamo, che ha condannato la società «Autoservizi Zani Evaristo Srl» di Bergamo a riassumere un proprio autista, licenziato il 13 ottobre 2009 dopo diverse sanzioni disciplinari.

In precedenza, infatti, l'azienda di autotrasporti lo aveva sospeso temporaneamente dal lavoro per 15, 10 e altri 10 giorni per non aver provveduto in tre occasioni (il 12 marzo e l'8 e il 17 aprile 2009) a pulire l'autobus, a fronte di un pagamento di 2,5 euro, mentre in un quarto caso era scattata la sospensione di 8 giorni per non aver effettuato due corse.

Secondo il giudice Antonella Troisi le sospensioni sono sproporzionate rispetto ai comportamenti dell'autista, giudicati non illegittimi: il conducente del bus non era tenuto - secondo il tribunale - a effettuare la pulizia dell'autobus, mentre per le corse non svolte il conducente si poteva rifiutare perché si trattava di corse non di linea, ma private, dunque lavoro straordinario che il dipendente poteva anche rifiutarsi di svolgere.

Ha dunque trovato attuazione l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, del quale tanto si discute in questo periodo. Di fronte alla sentenza, però, la Zani non ci sta e promette ricorso: «Il licenziamento era arrivato dopo due anni di continui richiami, seguiti a risposte provocatorie, sfide e vere prese in giro da parte dell'autista, che per due volte ha lasciato a piedi dei passeggeri».

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