Cronaca
Martedì 17 Aprile 2012
Maroni lancia i candidati sindaci
«Ora ripartiamo dal territorio»
«Sono venuto qui per carpire i vostri segreti nel prendere voti, perchè a Varese vogliamo superarvi...». Parte con una battuta la serata bergamasca di Roberto Maroni: un viaggio in tre paesi in avvicinamento alle amministrative, a sostegno dei candidati sindaci lumbard.
«Sono venuto qui per carpire i vostri segreti nel prendere voti, perchè a Varese vogliamo superarvi...». Parte con una battuta la serata bergamasca di Roberto Maroni: un viaggio in tre paesi in avvicinamento alle amministrative, a sostegno dei candidati sindaci lumbard.
Si comincia nel tardo pomeriggio di lunedì 16 aprile a Cisano: l'ex ministro arriva in tempo per l'aperitivo, nella sede locale del Carroccio. Ad accoglierlo con un applauso un bel gruppo di persone e vari vip del movimento, a partire dal senatore Roberto Castelli, che qui è, letteralmente, di casa, e che sottolinea: «Non si capisce ancora cosa c'è di vero in questa tempesta che ci è crollata addosso. Ma sarà un'occasione di rinnovamento».
Maroni prende la parola, e ribadisce che «siamo un movimento sano. Abbiamo affrontato una brutta vicenda, ma a differenza di altri partiti abbiamo reagito, con provvedimenti forti». E ora ci si rimette in moto, coi congressi e con l'opposizione al governo Monti, anche se «la battaglia a Roma è importante, ma quella vera è sul territorio, da qui bisogna ripartire». Con un obiettivo: «Diventare, entro il 2013, il primo partito della Padania».
E se a Cisano la Lega oggi è in minoranza, ci si è poi spostati in due paesi dove il Carroccio governa ormai da una ventina d'anni: gli applausi all'ex ministro hanno scaldato infatti prima l'auditorium di Mozzo e poi la piazza Giovanni Paolo II, a Brembate Sopra. Maroni ha voluto dare il suo contributo alla campagna elettorale «in questo momento in salita».
Prima che Bobo Maroni prendesse la parola a Mozzo, c'è stata una mini-contestazione da parte di pochi ragazzi del paese, subito conclusa. Maroni non ha lesinato, nel suo intervento, critiche al governo Monti: sulle politiche del lavoro, sulle pensioni, sull'aumento del carburante per finanziare la Protezione civile, sull'Imu che «tassa pesantemente gli immobili e va quasi tutta allo Stato lasciando vuote le casse dei Comuni».
Nell'intervento a Brembate Sopra, Maroni ha accennato al lodevole comportamento tenuto durante il dramma della famiglia di Yara e di tutta la comunità brembatese, soprattutto nel garantire discrezione alla famiglia. Maroni ha parlato della sicurezza nei paesi e della lotta alla criminalità organizzata condotta durante il periodo al Viminale.
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