Cromo esavalente a Ciserano
E' necessario un terzo pozzo

Il cromo VI (esavalente) non molla la presa. Regione e Comune di Ciserano hanno quindi deciso di prendere le dovute precauzioni: la barriera idraulica in via Solferino a Ciserano, costituita da due pozzi barriera e in funzione da febbraio, dovrà essere potenziata.

Il cromo VI (esavalente) non molla la presa. Regione e Comune di Ciserano hanno quindi deciso di prendere le dovute precauzioni: nell'ultimo vertice fra i due enti, al quale hanno partecipato anche Arpa Bergamo e Provincia, è stato deciso che la barriera idraulica in via Solferino a Ciserano, attualmente costituita da due pozzi barriera e messa in funzione lo scorso febbraio, dovrà essere potenziata con la realizzazione di un terzo pozzo. Il suo compito sarà intercettare il terzo plume di inquinamento che è stato scoperto lo scorso gennaio e la cui fonte è stata individuata dall'Arpa in una ditta situata nella zona industriale di Zingonia.

Prima di realizzare il terzo pozzo però il Comune, sempre secondo quanto deciso con la Regione, provvederà a installare un impianto di depurazione a cui collegare la barriera: l'acqua inquinata dal cromo VI, una volta prelevata dalla falda, non verrà quindi più scaricata direttamente nelle rogge, come viene fatto ora, ma verrà prima filtrata: «Scaricare acqua inquinata nelle rogge era solo un provvedimento urgente per mettere in sicurezza la falda – spiega l'assessore al Territorio Natale Zucchetti - ovviamente non si poteva pensare di utilizzarlo a lungo».

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