Italiano e tunisino in un forno:
cosa fanno? Coltivano marijuana

Avevano allestito un piccolo deposito di eroina e una serra di marijuana all'interno del «forno» di pertinenza dello storico palazzo, ormai da tempo dismesso e proprietà dell'Italcementi (completamente estranea ai fatti), a Scanzorosciate in via ai Forni.

Avevano allestito un piccolo deposito di eroina e una serra di marijuana all'interno del «forno» di pertinenza dello storico palazzo, ormai da tempo dismesso e proprietà dell'Italcementi (completamente estranea ai fatti), a Scanzorosciate in via ai Forni.

Scoperti dai carabinieri del nucleo operativo di Bergamo, in manette sono finiti D. M., 57enne bergamasco, artigiano e pittore ma disoccupato da alcuni anni, e A. M. A., tunisino di 36 anni, entrambi con precedenti. La droga si trovava proprio negli stessi locali dove, tra l'altro, il 57enne aveva allestito il proprio angolo pittura.

I due sono stati individuati grazie ad alcune indagini mirate, e sono stati poi incastrati venerdì pomeriggio: in particolare i carabinieri hanno notato uscire proprio dal locale noto come «forno» (parte della vecchia struttura e ora usato come una sorta di magazzino dal 57enne) il tunisino, e lo hanno seguito.

In questo modo ad un certo punto lo hanno visto cedere qualcosa a un italiano, riuscito però ad allontanarsi: quando hanno fermato il 36enne gli hanno trovato una dose di eroina. E sono scattati i controlli.

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