Commosso addio a Clusone
per l'operaio morto alla Imetec

Triste e commosso addio a Clusone per Roberto Ezio Boarato, morto venerdì scorso ad Azzano San Paolo dopo essere precipitato per più di dieci metri dal tetto del capannone della Imetec. Le esequie sono state celebrate nella basilica di Santa Maria Assunta.

Triste e commosso addio a Clusone per Roberto Ezio Boarato, morto venerdì scorso ad Azzano San Paolo dopo essere precipitato per più di dieci metri dal tetto del capannone della Imetec. Le esequie sono state celebrate nella basilica di Santa Maria Assunta.

Conoscenti, amici, colleghi di lavoro, tanta gente comune, tutti si sono stretti attorno ai familiari, ai genitori, alla moglie e al figlioletto, affranti dal dolore. I funerali sono stati celebrati da monsignor Giacomo Panfilo, arciprete di Clusone.

Monsignor Panfilo nella sua omelia ha sottolineato: «Papa Giovanni diceva a una persona in lutto che quando si piange se si guarda verso la luce le lacrime diventano stelle. Anche i credenti piangono. Il credente che piange guarda verso la luce di Cristo Risorto, verso le sue parole, e gli occhi della sua anima continuano a piangere ma sono illuminati da una luce che consola».

La tragedia di Roberto Boarato ha scosso e colpito tutta la comunità di Clusone, dove era cresciuto, e di Sovere, dove l'uomo abitava. Quarantotto anni, l'operaio stava lavorando per effettuare interventi di manutenzione per conto della Tecnostrutture di Vertova, impresa per la quale lavorava da qualche tempo. All'improvviso era caduto nel vuoto attraverso un lucernario, ed era morto sul colpo.

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