Quadrilatero a rischio nella Bassa
ma qui il terremoto non fa paura

«Il mostro che urla», quel terremoto capace di seminare morte e distruzione in Emilia, non sembra intimorire più di tanto la gente di Calcio, Pumenengo, Torre Pallavicina e Fontanella, i quattro Comuni della nostra provincia considerati a rischio sismico.

«Il mostro che urla», quel terremoto capace di seminare morte e distruzione in Emilia, non sembra intimorire più di tanto la gente di Calcio, Pumenengo, Torre Pallavicina e Fontanella, i quattro comuni della nostra provincia considerati a rischio sismico e inseriti in «zona 2», ritenuta ad alta pericolosità.

«Che la nostra terra sia potenzialmente esposta ai terremoti ce lo ricordiamo quando sentiamo qualche scossa che fa tremare pavimenti e ondeggiare i lampadari come nei giorni scorsi - hanno commentato i più - poi il pensiero va altrove, forse pensando che ben difficilmente un fatto del genere possa coinvolgerci».

Eppure la mappa nazionale sismica colloca i quattro paesi in questione in una zona a rischio, per intenderci, seconda in fatto di pericolosità a quella del Friuli e del Belice: altri 85 comuni bergamaschi sono in «zona 3» e i rimanenti 155 in «zona 4».

Le nuove costruzioni, almeno dal 1985, quando il territorio venne inserito in «zona 2», vengono ora costruite con i criteri stabiliti dalla legge e sottoposte a verifiche da parte degli uffici tecnici comunali

C'è chi tra il potenziale rischio sismico e lo stravolgimento territoriale legato all'insediamento di Brebemi e Tav, considera più drammatico questo secondo aspetto: «Si pensa a un eventuale sisma quando la distruzione è arrivata ben prima e non dalla natura ma dalla mano dell'uomo».

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