Ancora ladri in villa a Mozzo:
beffati, lo scrigno era vuoto

«Ogni mese, ormai, almeno una villa è oggetto di furto, serve maggiore sicurezza e più controll». È la lucida analisi di un giovane di 23 anni, questa volta, a fare da campanello d'allarme per la cittadinanza di Mozzo.

«Ogni mese, ormai, almeno una villa è oggetto di furto, serve maggiore sicurezza e più controllo durante il giorno: spero che le autorità se ne rendano conto al più presto». È la lucida analisi di un giovane di 23 anni, questa volta, a fare da campanello d'allarme per la cittadinanza di Mozzo, riconfermando il paese «zona rossa» in tema di furti ed effrazioni.

Sotto assedio, ora, è la zona del Borghetto, e più precisamente la villa di una nota famiglia del paese che nel pomeriggio di sabato ha ricevuto la spiacevole visita dei ladri.

«Erano le 16,30 quando i ladri sono entrati – racconta R.L. – in casa non c'era nessuno e loro hanno potuto agire indisturbati». Gli intrusi sapevano bene dove mettere le mani. «Sono andati diretti in camera di mia madre, come se conoscessero perfettamente la casa – prosegue – poi hanno aperto l'armadio dove è riposto uno scrigno che di solito contiene alcuni gioielli di famiglia, e sono tornati in giardino, alla luce, per svuotarlo, ma fortunatamente c'erano solo i preziosi contenitori».

Una beffa per i ladri, che hanno operato con la massima attenzione, lasciando solo la traccia di sudore dei guanti in lattice sulle inferiate delle finestre, ed impronte strisciate – e quindi non rilevabili – sul parquet della casa.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 18 giugno

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