Vertice sulla stazione in prefettura
Cgil: per noi nessun invito

«Malgrado tre mesi fa avessimo scritto lettere alle autorità denunciando la situazione di rischio in stazione, nessuno oggi ha pensato di invitarci all'incontro» sottolinea Cesare Beretta, segretario generale provinciale della Filt Cgil.

«C'erano proprio tutti, dice la stampa locale, all'incontro di oggi in Prefettura sulla situazione difficile che da tempo vive la stazione ferroviaria di Bergamo». Non proprio tutti, replica il sindacato. «Malgrado tre mesi fa avessimo scritto lettere alle autorità denunciando la situazione di rischio anche attraverso un comunicato stampa ed un intervento in tv e malgrado avessimo segnalato con tutti i dettagli i problemi di sicurezza che corrono i 150 lavoratori che vi operano, nessuno oggi ha pensato di invitarci all'incontro» sottolinea Cesare Beretta, segretario generale provinciale della Filt Cgil. A metà aprile, infatti, la Filt Cgil aveva denunciato che «i rischi in stazione sono tanti, soprattutto di notte, per i lavoratori che percorrono da soli i 500 metri che separano la stazione dallo scalo del rimessaggio e che svolgono le manovre (spesso col timore che qualche senzatetto possa comparire all'ultimo momento e venire travolto). La situazione da settembre è peggiorata e qualche provvedimento deve essere preso» scriveva la Filt-Cgil, «soprattutto contro il fenomeno delle bande organizzate che gestiscono traffico di droga, prostituzione e, ultimamente, il racket dei "posti letto" sui treni».

Il 19 marzo scorso il sindacato di categoria della Cgil aveva inviato una lettera in cui chiedeva ad autorità locali e a responsabili dei servizi delle ferrovie di prendere provvedimenti per prevenire i rischi fra passeggeri e lavoratori, come già detto circa 150 tra macchinisti, capistazione, capitreno e pulitori a cui capita, a seconda dei turni, di prestare servizio di notte. La lettera era stata recapitata al sindaco di Bergamo Franco Tentorio, al Prefetto Camillo Andreana e al Questore Enzo Ricciardi, a Bruno Pesenti, direttore Asl, e a Maria Rosa Simonelli, direttore DPL, ma anche a Giuseppe Biesuz, AD di Trenord, Andrea Destro della società Centostazioni Raggruppamento Nord Centro, Umberto Lebruto, RFI- Direzione Territoriale Produzione Milano, e Fabrizio Delfino, RFI- Protezione Aziendale. Solo l'Asl ha risposto al sindacato.

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