«I tuoi occhi sembrano quelli di Dio»
Sei mesi alla nomade truffatrice

«Che begli occhi che hai, sembrano quelli di Dio». È stata questa la prima frase che una nomade serba di 48 anni ha rivolto a una cinquantaquattrenne di Treviglio. Ora la nomade è stata condannata a 6 mesi per truffa dal tribunale di Bergamo.

«Che begli occhi che hai, sembrano quelli di Dio». È stata questa la prima frase che una nomade serba di 48 anni ha rivolto a una cinquantaquattrenne di Treviglio, incontrata per caso l'8 giugno scorso in viale Piave, non lontano dalla stazione Centrale. Ora la nomade è stata condannata a 6 mesi per truffa dal tribunale di Bergamo.

La donna, che si è presentata come Miriam e residente in un campo nomadi del Milanese, voleva in realtà entrare in confidenza con la trevigliese, dalla quale si è fatta consegnare subito un anello d'oro che aveva al dito e, il giorno dopo, tutti gli ori che aveva in casa, dal valore affettivo incalcolabile e di quello economico di alcune migliaia di euro. Quando, il terzo giorno, le è stato chiesto del denaro, la trevigliese ha capito che si trattava di una truffa e si è rivolta alla polizia. Il giorno dopo, all'appuntamento si sono presentati anche gli agenti del commissariato di polizia, che l'hanno arrestata in flagranza.

Già al primo incontro la nomade aveva acquisito la fiducia della trevigliese, che le aveva consegnato un anello d'oro, in cambio di un'immaginetta della Madonna. «Mi devi dare qualcosa di tuo - aveva spiegato la zingara - perché soltanto così potrei toglierti di dosso la malvagità». Oltre all'anello si era anche fatta consegnare il cellulare della trevigliese, probabilmente per evitare che la vittima avesse troppi contatti. Il giorno dopo, mercoledì, le due donne si sono di nuovo incontrate: per non perdere la fiducia la nomade ha mostrato l'anello della vittima e quest'ultima ha consegnato altri gioielli, ricevendo in cambio un soprammobile con l'immagine della Madonna di Medjugorie. «Per il rito servono però altri tuoi gioielli e tutti i tuoi soldi» le ha detto la nomade. Così la trevigliese ha capito di essere vittima di un raggiro e ha chiamato la polizia che ha incastrato la zingara.

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