Al bar maxi multa di mille euro
per una porta lasciata aperta

Un verbale di mille euro per non aver chiuso la porta sul retro del bar. A riceverlo, lunedì mattina 9 luglio, è stato il titolare del «Tropico» di via Carnovali, Vittorio Cortesi. La maxi multa è relativa a un controllo effettuato alle 16,40 del 5 giugno.

Un verbale di mille euro per non aver chiuso la porta sul retro del bar. A riceverlo, lunedì mattina 9 luglio, è stato il titolare del «Tropico» di via Carnovali, Vittorio Cortesi. La maxi multa è relativa a un controllo effettuato alle 16,40 del 5 giugno, un martedì.

«Due agenti della polizia locale sono entrati e mi hanno chiesto tutta la documentazione del locale, poi mi hanno detto che avevo lasciato aperte la porta d'ingresso e quella sul retro e che per questo avrei dovuto pagare una sanzione - spiega Cortesi -. Dalla porta d'ingresso era appena entrato un cliente, che l'aveva lasciata aperta, mentre quella sul retro era socchiusa perché ero appena andato in cortile a buttare il vetro nel bidone della raccolta differenziata».

La multa è per la violazione dell'articolo 9 del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che recita: «Oltre le condizioni stabilite dalla legge, chiunque ottenga un'autorizzazione di polizia deve osservare le prescrizioni, che l'autorità di pubblica sicurezza ritenga di imporgli nel pubblico interesse».

In sostanza, senza entrare troppo in questioni tecniche, al titolare erano state imposte regole riferite alla «sorvegliabilità», un requisito che devono avere i locali - come il «Tropico» - che somministrano al pubblico alimenti e bevande. La norma, creata per finalità antiterrorismo, prevede che non ci siano accessi non controllabili dall'esterno. Il titolare del locale, per questioni di sicurezza, non avrebbe potuto tenere aperta la porta d'ingresso e contemporaneamente quella sul retro: una delle due avrebbe dovuto essere chiusa.

«Mille euro sono tanti, in questo momento di crisi la multa è ancora più pesante: non si poteva avere un po' più di elasticità?» commenta Cortesi. Impossibile, per la polizia locale, parlare di elasticità su una questione del genere: «Si parla di una norma di pubblica sicurezza sulla quale non è consentita flessibilità - spiega il comandante Paolo Cianciotta - e che gli addetti del settore conoscono bene».

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