L'email all'attenzione di Moro:
tutti i dubbi delle opposizioni

«Alla c.a. assessore M. Moro». È un'annotazione su una mail in cui l'avvocato Gritti conferma ai difensori dell'impresa che si sta procedendo alla stesura della delibera. «A che pro viene interessato l'assessore Moro?» chiedono le opposizioni.

«Alla c.a. assessore M. Moro». È un'annotazione scritta a mano, su una copia cartacea di una mail in cui l'avvocato Vito Gritti, responsabile dell'ufficio legale del Comune, conferma ai difensori dell'impresa Baldassini Tognozzi che si sta procedendo alla stesura della delibera con la proposta di transazione.

«A che pro viene interessato l'assessore Moro, le cui deleghe (Innovazione tecnologica, personale servizi cimiteriali e anagrafe) nulla hanno a che fare con la transazione?», si chiedono le opposizioni di Palafrizzoni, mostrando il documento.

La mail è tra le carte analizzate nella conferenza dei capigruppo, convocata dal sindaco, proprio alla presenza di Gritti, per fare chiarezza sulla chiusura della controversia per i lavori al complesso di Sant'Agostino. L'appalto chiamato in causa dall'imprenditore Pierluca Locatelli, come oggetto di una presunta tangente all'ex assessore Moro, ora autosospesosi.

Per le minoranze però (maggiori dettagli nell'allegato) è emersa «una mezza verità» e, non accontentandosi, chiedono che si riunisca (probabilmente a settembre) la commissione Trasparenza. Per Pd, Lista Bruni, Idv, Udc e Vedi restano infatti ancora molti dubbi da dissipare sulla delibera che portò a chiudere (per 800 mila euro) il contenzioso con la società fiorentina Baldassini Tognozzi, basandosi su una prima perizia (con una forbice tra i 919 mila euro e il milione) piuttosto che su una seconda, inferiore (tra i 492 e i 638 mila euro) mai presentata, però, ai consiglieri comunali che poi votarono all'unanimità una delibera ritenuta quindi «parziale».

Leggi tutto nell'allegato e su L'Eco di Bergamo del 2 agosto

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