Scanzo, un bosco... stupefacente
con tanto d'impianto d'irrigazione

Una piantagione di canapa indiana è stata scoperta dagli agenti del Corpo forestale dello Stato di Curno in un bosco tra Villa di Serio e Scanzorosciate. La scoperta è avvenuta nei primi giorni di agosto nel corso di attività per il controllo del territorio collinare.

Una piantagione di canapa indiana è stata scoperta dagli agenti del Corpo forestale dello Stato di Curno in un bosco tra Villa di Serio e Scanzorosciate. La scoperta è avvenuta nei primi giorni di agosto nel corso di attività per il controllo del territorio collinare.

La piantagione di «Cannabis indica» (dall'essiccazione di alcune parti sarebbe stata ricavata marijuana) è stata realizzata da persone, per ora rimaste ignote, all'interno di un bosco di latifoglie di rovere e robinia nella località Collina alta, raggiungibile a piedi attraverso un impervio sentiero che dalla Tribulina di Scanzo raggiunge il versante sud del Monte Bastia.

Evidentemente gli autori della piantagione si sentivano al sicuro in quella zona, tanto da far sviluppare 14 piante dell'altezza di 1,20 metri e 3 piante dell'altezza di 1,00 metro collocate in altrettanti vasi.

Le piante di canapa venivano bagnate con un contenitore di acqua collegato ad un tubicino che fungeva da sgoggiolatoio ancorato ad un ceppo. Gli Agenti della Forestale di Curno, con la collaborazione del personale dei comandi stazione di Trescore Balneario e Vertova, dopo diversi appostamenti e considerato che si trattava di un coltivazione illegale (dalle analisi il principio attivo Thc era superiore a quanto previsto dalle normative vigenti) mercoledì hanno deciso di intervenire sequestrando le 17 piante di canapa, 24 vasi, alcuni sacchi di terriccio ed il contenitore di acqua, informando immediatamente la Procura della Repubblica.

Una volta essiccata e posta sul mercato la canapa avrebbe fruttato circa 5.000 euro. La Forestale proseguirà le indagini per scoprire gli autori del fatto.

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