Bergamo, ma i turisti dove sono?
Negli hotel presenze in calo: -6%

È un agosto che risente della crisi. La tendenza «nera», già segnalata dagli albergatori bergamaschi a giugno, si conferma per questi primi 15 giorni del mese del solleone: un forte calo che non tocca solo la provincia, ma anche Bergamo città.

È un agosto che risente della crisi. La tendenza «nera», già segnalata dagli albergatori bergamaschi a giugno, si conferma per questi primi 15 giorni del mese del solleone: un forte calo che non tocca solo la provincia, ma anche Bergamo città.

Le prime due settimane di agosto hanno fatto registrare il 6% in meno sul tasso di occupazione delle camere rispetto allo stesso dato del 2011 in città. La provincia (hinterland e pianura) scende invece del 5%. Per descrivere la situazione in cui versa il settore, gli addetti ai lavori non usano mezzi termini.

«È una situazione davvero pesante – commenta Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo albergatori di Ascom Bergamo e Federalberghi Bergamo -. È dal 2008 che la crisi si fa sentire sul settore alberghiero. Oggi assistiamo a un calo del 6%, a cui si devono sommare i cali sistematici e continui dei flussi turistici vissuti negli scorsi anni. Questo è il vero dato preoccupante». Resta però Città Alta, come isola felice, dove non si registrano grosse flessioni. E, in questa estate di altalena di spread, sono soprattutto i bed and breakfast a registrare risultati più o meno in linea con il 2011.

Leggi di più su L'Eco di Bergamo in edicola

© RIPRODUZIONE RISERVATA