Immigrato caduto da un ponteggio
Denunciato anche un bergamasco

Tre persone denunciate alla Procura di Sondrio, ossia un imprenditore edile e un artigiano residenti nella zona di Morbegno e un operaio che abita in provincia di Bergamo, e un cantiere posto sotto sequestro. Risolto il giallo dell'immigrato.

Tre persone denunciate alla Procura di Sondrio, ossia un imprenditore edile e un artigiano residenti nella zona di Morbegno e un operaio che abita in provincia di Bergamo, e un cantiere posto sotto sequestro. I carabinieri di Morbegno hanno risolto così il giallo dell'immigrato abbandonato ferito lungo una strada il 21 agosto, vicino al viadotto del Tartano, in territorio di Talamona (Sondrio).

L'uomo, una volta trovato da un automobilista in transito e soccorso, aveva raccontato ai carabinieri di essere un marocchino clandestino, vittima di una caduta da un ponteggio in un cantiere della Bassa Valle, presso il quale era stato ingaggiato per lavorare in nero dopo essere giunto in Valtellina dalla Bergamasca.

Il marocchino, 38 anni, colpito da decreto d'espulsione emesso dalla questura di Crotone nel 2006, fu giudicato guaribile in 30 giorni per la caduta da un'altezza di 4 metri per l'improvviso crollo di una soletta durante la costruzione di un capannone agricolo.

L'immigrato, inoltre, disse di non conoscere il nome del datore di lavoro, ma fornì elementi utili a identificare il «caporale» che lo aveva reclutato in provincia di Bergamo, dove viveva. Il datore di lavoro non chiamò il 118 perché al cantiere erano impiegati altri lavoratori irregolari, oltre al marocchino.

Ora la svolta, al termine delle indagini. Tre persone, tutte di 37 anni, tra i quali l'operaio bergamasco, F. C., sono indagate a vario titolo per lesioni personali colpose, omissione di soccorso, violazione alle norme in materia edilizia e di sicurezza sul lavoro, impiego di lavoratori clandestini. Il cantiere è stato sottoposto a sequestro con la collaborazione dell'Ispettorato del Lavoro e dell'Asl.

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