Lega Nord, quando Brescia
fa la festa alla Bèrghem Fest

I cugini bresciani fanno la festa a quelli bergamaschi? E non si parla di calcio. C'è concorrenza, in casa lumbard, sulle kermesse estive. La Bèrghem Fest di Alzano resta la più verace, ma per i contenuti non c'è gara: vincono i «leoncini».

I cugini bresciani fanno la festa a quelli bergamaschi? E non si parla di calcio. C'è concorrenza, in casa lumbard, sulle kermesse di (fine) estate. La Bèrghem Fest in quel di Alzano resta la più verace (e l'impegno dei militanti non si discute), ma dal punto di vista dei contenuti non c'è gara: vincono i «leoncini».

«È la festa dal significato politico più alto». Così, il segretario provinciale della Lega Cristian Invernizzi ha definito la Bèrghem Fest, da sempre appuntamento catalizzatore. Il laboratorio di pensiero e azione della Lega, però, quest'anno sembra essersi trasferito dalla Valle Seriana a Brescia.

Il palinsesto bergamasco (ospiti e temi) è stato oscurato da quello bresciano, che in sette giorni (l'ultimo domenica) ha portato in casa anche il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni per parlare di Macroregione del Nord, il segretario del Pdl Angelino Alfano (a confronto con il leader lumbard Roberto Maroni) e l'economista Oscar Giannino, recente autore del manifesto «Fermare il declino», su «Come ridurre le tasse e sostenere l'impresa».

Sul piatto, quindi, tutti i temi caldi dell'autunno – futuro del Pirellone e del Nord, alleanze e lavoro –, con un assaggio di quello che saranno i contenuti degli Stati generali, convocati da Maroni al Lingotto di Torino per il 28 e il 29 settembre, con un centinaio di imprenditori.

Leggi di più su L'Eco di martedì 18 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA