Treni: «Il servizio non migliora
se non si paga il biglietto»

Treni? Il servizio non migliorerà mai se non si paga il biglietto. Lo scrive un nostro lettore: «In un anno di uso regolare del treno - ci racconta - non mi è mai capitato di assistere a una multa per una mancanza di obliterazione del biglietto». Commenta

Treni? Il servizio non migliorerà mai se non si paga il biglietto. Lo scrive un nostro lettore: «In un anno di uso regolare del treno - ci racconta - non mi è mai capitato di assistere a una multa per una mancanza di obliterazione del biglietto».

Sono troppi i furbetti, dice Marco: «non parliamo di quelli che ne esibiscono uno già timbrato da tempo, o non ce l'hanno del tutto, e la fanno spesso franca. E tengo a precisare che non si tratta sempre e solo di stranieri o poveracci: tanti sono italiani e persone distinte».

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«Salve, scrivo questa lettera per denunciare ancora una volta lo stato di malfunzionamento del servizio treni bergamasco. Più volte ho letto nella vostra newsletter di un sistema soggetto a ritardi, sporcizia, affollamento, aria condizionata o riscaldamento guasti.

Ma il disservizio che vi voglio segnalare in questa lettera può giungervi insolito: quello dei controllori. Prendo il treno regolarmente per andare al lavoro, e pago regolarmente l'abbonamento settimanale.

Spesso mi capita di vedere gente in possesso di un biglietto non convalidato, non incorrere nelle sanzioni previste: il controllore sale, chiede di esibire il biglietto, e per chi ne tiene sempre uno non timbrato nel portafoglio, basta dire in che stazione è salito e la convalida viene fatta con uno scarabocchio a penna.

Per non parlare di quelli che ne esibiscono uno già timbrato da tempo, o non ce l'hanno del tutto e la fanno spesso franca. E tengo a precisare che non si tratta sempre e solo di stranieri o poveracci: tanti sono italiani e persone distinte.

Tutto questo con “immenso piacere” di chi come me paga regolarmente per un servizio con molti disservizi, in parte dovuti ai “furbetti del biglietto non convalidato” in collaborazione con “controllori compiacenti”.

Personalmente ritengo che la maggior parte dei problemi italiani derivino da una mancanza di controllo: in questo caso direi di un controllo fatto "all'italiana''.

Ovviamente lungi da me generalizzare sulla categoria dei controllori, ma posso assicurarvi che in un anno di uso regolare del treno, non mi è mai capitato di assistere a una multa per una mancanza di obliterazione del biglietto.

Non mi rimane che sperare in una privatizzazione del servizio: nel senso civico e nell'onestà della gente sarebbe speranza di altri tempi».
Marco

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