Incidente sul lavoro a Pedrengo
Muore un operaio padre di tre figli

È morto mentre stava lavorando all'interno dell'officina meccanica Linea A di Pedrengo. Tragedia nel pomeriggio di giovedì 4 ottobre: intorno alle 17.15 Giacomo Rebussi è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro.

È rimasto vittima di un incidente mortale mentre stava ultimando il suo turno di lavoro. La disgrazia è avvenuta giovedì pomeriggio alla ditta Linea A, un'azienda meccanica che ha sede in via Ugo Foscolo 4 a Pedrengo.

La vittima è Giacomo Rebussi, 47 anni, padre di tre figli e residente con la moglie Elenia Finazzi in via Montecchio 62 a Scanzorosciate. Secondo una prima ricostruzione dell'episodio, l'uomo sarebbe stato schiacciato da una colonna di ferro che stava spostando con un carrello elevatore. Per cause che non sono state ancora accertate, il pesante manufatto gli sarebbe caduto addosso colpendolo in pieno e procurandogli lo schiacciamento del torace e del cranio facciale. Per l'operaio, purtroppo, non c'è stato scampo e pare sia morto all'istante.

Il fatale incidente è avvenuto poco dopo le 17, quando nell'azienda erano ormai rimasti pochi dipendenti. Il grosso degli operai, infatti, stacca intorno alle 16,30. A seguito dell'accaduto è subito giunta sul posto un'automedica che ha tentato, ma inutilmente, di prestare soccorso al malcapitato. Purtroppo i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Successivamente è arrivata in fabbrica una pattuglia dei carabinieri della Tenenza di Seriate per eseguire i rilievi di legge e infine un medico dell'Asl per i dovuti accertamenti.

«Un lavoratore di 47 anni - si legge in un comunicato della Cgil - ha perso la vita oggi pomeriggio in un'azienda metalmeccanica di Pedrengo, la Linea A srl. Dalle prime ricostruzioni dell'accaduto, svolte dal sindacato, sembra che il lavoratore sia stato schiacciato da una “colonna” di ferro, parte degli elevatori prodotti dall'azienda. “Siamo vicini alla famiglia di questo lavoratore che oggi è tragicamente scomparso mentre era al suo posto di lavoro” ha detto poco fa Eugenio Borella, segretario generale provinciale della Fiom Cgil. “Ancora una volta sembra che la tragedia si sia verificata durante le fasi di movimentazione del carico. Come Fiom organizzeremo un'assemblea tra i lavoratori della Linea A per discutere di sicurezza in quest'azienda e delle eventuali iniziative di mobilitazione. Valuteremo coi nostri legali se esistano le condizioni per costituirci parte civile”».

Anche la Fim Cisl di Bergamo «preoccupata per l'ennesima inaccettabile vittima sul lavoro e' vicina alla famiglia del lavoratore scomparso. Nelle prossime ore chiederà all'azienda un incontro urgente per valutare quanto accaduto. Subito dopo si svolgerà un'assemblea con i lavoratori. Nel 2012 e' inaccettabile andare al lavoro e non tornare piu a casa».

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