«Maradona» prende la pistola
ma viene arrestato a Caprino

È rientrato clandestinamente in Italia riprendendo l'attività di spaccio di droga: A. A. L., marocchino classe 1974, soprannominato «Maradona» per la sua somiglianza con l'ex campione, è stato fermato dai carabinieri di Calolzio mentre si trovava a Caprino Bergamasco.

È rientrato clandestinamente in Italia riprendendo l'attività di spaccio di droga: A. A. L., marocchino nato nel 1974, è stato fermato dai carabinieri di Calolziocorte mentre si trovava a Caprino Bergamasco. Il trentottenne ha resistito all'arresto e, durante la colluttazione, è riuscito a impossessarsi dell'arma di uno dei militari. A quel punto un collega ha dovuto usare le maniere forti e ha colpito A. A. L. con il calcio della propria pistola. Solo allora è stato possibile ammanettare l'uomo.

Arresto convalidato, è stata disposta la custodia cautelare in carcere. L'udienza è stata fissata per il 19 ottobre. E sarà processato, oltre che per il possesso di droga ai fini dello spaccio (durante la perquisizione è stato trovato in possesso di alcuni ovuli di droga e duecento euro) e resistenza, anche per il reingresso in Italia.

Noto con il soprannome di «Maradona» per la somiglianza con il calciatore, il marocchino già ad agosto 2011 e ad aprile 2012 era stato arrestato per spaccio, quindi è stato accompagnato alla frontiera con un decreto di rimpatrio. È però rientrato clandestinamente e nel pomeriggio di giovedì i militari in borghese lo hanno visto in un bar di Caprino.

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