Profumo: nell'accordo Italia-Cina
anche l'Università di Bergamo

L'università di Bergamo sarà uno dei tre atenei italiani che diventeranno parte attiva nell'accordo che il ministero dell'Istruzione italiano ha siglato con l'equivalente cinese. Bergamo si occuperà di trasferimento tecnologico e di conoscenze.

L'università di Bergamo sarà uno dei tre atenei italiani che diventeranno parte attiva nell'accordo che il ministero dell'Istruzione italiano ha siglato con l'equivalente cinese in tema di trasferimento tecnologico, governement e design industriale.

Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione Università e Ricerca, Francesco Profumo, intervenendo lunedì mattina in Sant'Agostino all'International Workshop University and Society: Challenges and Opportunities, convegno organizzato dall'Università di Bergamo.

L'università di Bergamo sarà specificamente impegnata nel progetto che prevede il trasferimento e lo scambio di conoscenze Italia-Cina.

Profumo a Bergamo era atteso nel pomeriggio, ma il suo intervento è stato anticipato alla tarda mattinata. Ad attenderlo c'era un gruppo di studenti (ma i manifestanti erano solo una quindicina): davanti a Sant'Agostino si sono ritrovati con alcuni fumogeni e uno striscione, tutti sequestrati.

Alcuni «contestatori» sono entrati anche all'interno di Sant'Agostino, ma sono stati bloccati. La polizia ha schierato i propri uomini: i controlli hanno permesso di trovare in possesso dei manifestanti anche alcuni fumogeni, che sono stati sequestrati.

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