Lega, dai gazebo un nome c'è
«Il nostro candidato è Maroni»

«Il candidato della Lega c'è ed è forte, si tratta di Roberto Maroni»: lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda, annunciando i primi risultati dello spoglio della consultazione nei gazebo del Carroccio.

«Il candidato della Lega c'è ed è forte, si tratta di Roberto Maroni»: lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda, annunciando i primi risultati dello spoglio della consultazione nei gazebo del Carroccio sul nome del candidato presidente per la Regione Lombardia. «Noi proponiamo un nome - ha spiegato - poi sarà il Pdl a dire che cosa intende fare».

Salvini ha tenuto una conferenza stampa nella sede federale di via Bellerio per offrire un primo bilancio della due giorni di gazebo organizzata dalla Lega sabato e domenica, annunciando tra l'altro che verrà replicata a metà dicembre. Secondo quanto riferito, sono state raccolte nei 2 mila presidi 326 mila firme per le tre leggi di iniziativa popolare che chiedono referendum in materia di euro e fisco. A queste, in Lombardia, si aggiungono le preferenze raccolte nelle primarie leghiste sul candidato governatore per il dopo Formigoni. Salvini ha spiegato che sono state raccolte 210 mila schede, il cui spoglio è a poco più di un terzo: a questo punto dello scrutinio, Roberto Maroni ha raccolto il 76% dei 'votì, mentre lo stesso Salvini il 18%. Il resto delle preferenze è andato, nell'ordine delle centinaia, al presidente della Provincia di Varese, Dario Galli, all'ex ministro Roberto Castelli, al vice presidente della Lombardia Andrea Gibelli e al sindaco di Varese Attilio Fontana, mentre qualcuno è andato ai gazebo per scrivere i nomi anche di Roberto Formigoni, di Gabriele Albertini e Matteo Renzi. Salvini ha quindi letto questa mobilitazione come un sostegno forte alla candidatura di Maroni in Lombardia: «è un uomo di garanzia, di anti-mafiosità che è difficile da trovare». A questo punto il segretario della Lega lombarda, che ha confermato la disponibilità a primarie di coalizione con il Pdl per continuare l'esperienza comune di governo in Regione, attende di conoscere la posizione degli alleati. Poi si è detto dispiaciuto della non disponibilità per il centrosinistra di Umberto Ambrosoli, «una persona che stimo e con cui mi sarebbe piaciuto competere».

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