Stezzano-Zanica pronta al via:
si completerà la tangenziale Sud

La Tangenziale Sud avanza. Dopo la Stezzano-Treviolo, scocca l'ora della Stezzano-Zanica. Non siamo ancora allo spumante, ma l'opera viaggia e in via Tasso incrociano le dita. Il cantiere aprirà nel giro di un paio di mesi, comunque a inizio 2013. Commenta sul blog de L'Eco Lab

La Tangenziale Sud avanza. Di tassello in tassello. Dopo la Stezzano-Treviolo, scocca l'ora della Stezzano-Zanica. Non siamo ancora alla bottiglia di spumante, ma l'opera viaggia e in via Tasso incrociano le dita. Il progetto esecutivo è al vaglio finale dell'Anas, la procedura di occupazione delle aree è già stata portata a termine. Se tutto andrà come previsto, il cantiere aprirà nel giro di un paio di mesi, comunque a inizio 2013. I quattro chilometri chiuderanno l'anello a Sud della tangenziale. L'opera è stata progettata dalla Provincia, dalla discussa Abm2 nata con Bettoni e poi sciolta dalla Giunta Pirovano. «Un'opera partita vent'anni fa – sottolinea l'assessore provinciale alla Viabilità Giuliano Capetti – che andrà finalmente a compimento e che permetterà di collegare la provincia da nord a sud, dalla Bassa alle valli, byapssando la Grande Bergamo».

Pronta in due anni
La Stezzano-Zanica si aggancerà alla Stezzano-Treviolo e alle future Treviolo-Paladina e Paladina-Villa d'Almè. Lunga circa quattro chilometri e a due corsie si snoderà nei territorio di Zanica (1,94 km), Comun Nuovo (0,08 km) e Stezzano (2,18 km). A Zanica si innesterà sulla Cremasca (dove ci sarà una rotatoria) in corrispondenza dello svincolo della statale 42; a Stezzano invece si unirà al tratto di tangenziale già esistente, al rondò che porta al centro commerciale «Le due torri». I lavori se li è aggiudicati giusto un anno fa un'impresa ligure, la Carena spa per quasi 8,6 milioni. Un'offerta che era stata ritenuta vantaggiosa, visto che il bando dell'Anas prevedeva un importo base di 15 milioni. Pagherà Anas quindi, e secondo la tabella di marcia l'opera dovrebbe essere pronta nel giro di due anni.

Sbocco al casello di Dalmine
È un'opera considerata di rilievo nazionale perché secondo un accordo datato 1997 tra Anas e Società Autostrade doveva collegarsi al nuovo casello autostradale di Dalmine che con il relativo svincolo era un intervento accessorio alla quarta corsia dell'A4. Un intervento che è rimasto e rimarrà sulla carta. Il nuovo casello non si farà. All'Aspi, la Società autostrade per l'Italia hanno detto sia alla Provincia che al Comune di Dalmine che procederanno con il restyling di quello attuale. Peccato che nel frattempo la tangenziale sia stata progettata tenendo in considerazione lo spostamento del casello a sud-est dell'asse autostradale. Una soluzione che avrebbe permesso di sfruttare appieno i benefici che il tratto Stezzano-Dalmine ha portato alla viabilità. Ora il sottopasso dell'ex statale 525, anche se completato, è inutilizzabile in entrata e uscita dall'autostrada. Chi entra ed esce dall'A4 a Dalmine si ritrova comunque a dover prendere il maxirondò sull'ex statale, in quanto il vecchio casello non è collegato direttamente con la tangenziale. E quindi? Cosa si farà ora? «Verrà scavalcata l'autostrada con una bretellina, così da creare un collegamento diretto con il casello attuale» spiegano dalla Provincia.

Gli altri due tasselli
Nel frattempo fanno passi avanti anche gli altri due tasselli della Tangenziale Sud: la Treviolo-Paladina (4,8 chilometri, il cui tracciato si sovrappone all'attuale ex statale 470) è in gara d'appalto, 18 le offerte arrivate in via Tasso. «Nel giro di un paio di settimane verrà assegnata – rileva l'assessore –. La realizziamo noi, ma la finanzia Anas». In tutto 44 milioni frutto di un vecchio accordo con Anas e Regione. C'è poi il tratto Paladina-Villa d'Almè. Qui un progetto preliminare già esiste. «Dobbiamo predisporre il progetto definitivo». Capetti guarda già in là. «È il futuro, ma andiamo avanti». Già, avanti. Una bella notizia in tempi di crisi e spending review.

Vanessa Santinelli

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