Avis, sette donatori da record
Venerdì premiazioni in Comune

Saranno 7 i donatori dell'Avis che venerdì 26 a Palazzo Frizzoni, in occasione della tradizionale «Giornata del donatore» riceveranno dal sindaco, Franco Tentorio, la benemerenza per essersi particolarmente distinti con le loro donazioni, superando quota 100.

Saranno sette i donatori dell'Avis che venerdì 26 ottobre a Palazzo Frizzoni, in occasione della tradizionale «Giornata del donatore» riceveranno dal sindaco, Franco Tentorio, la benemerenza per essersi particolarmente distinti con le loro donazioni, superando quota 100. L'appuntamento è alle 17,30.

Soddisfatto dell'iniziativa il presidente cittadino dell'Avis: «La scelta di organizzare la manifestazione all'interno di una sede istituzionale come la sala consiliare del Comune di Bergamo – sottolinea Mario Rivola – è significativa dell'attenzione dei nostri amministratori nei confronti di un'associazione, l'Avis, che con i suoi oltre 3.000 iscritti da sempre è impegnata sul territorio per promuovere azioni di generosa solidarietà».

I sette avisini premiati sono: Serafino Arnoldi, Daniela Colombo, Arnaldo Cortinovis, Giovanni Fadini, Bruno Costantino Lonni, Mauro Marchioro e Ezio Zonca.

Sempre venerdì 26 ottobre alle 20.30 ad Azzano San Paolo, al «Centro Marchesi» di via Giovanni XXIII n.15, la serata informativa dedicata all'Epatite cronica C aprirà le attività autunnali dell'Avis della zona 1 di Bergamo, Azzano San Paolo, Stezzano, Lallio, guidata da Gianni Civera.

Interverranno Eliseo Minola e Barbara Giussani. Avis da anni svolge un ruolo importante non solo nella sensibilizzazione della popolazione per il dono del sangue, ma anche nella diffusione della cultura sanitaria della prevenzione. In questo ambito si inserisce la corretta informazione su malattie a trasmissione con il sangue: tra queste l'epatite da virus C rappresenta l'infezione post trasfusionale tra più temibili nell'immaginario collettivo, contrariamente ai dati epidemiologici che documentano un suo rischio trasfusionale attualmente vicino allo zero, grazie ai rigorosi criteri di selezione dei donatori e dei controlli sul sangue donato.

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