Zingonia, firmato il protocollo
Giovannelli alle torri del degrado

Il percorso prevede ora l'acquisto delle sei torri di piazza Moro, a Ciserano, da parte dell'Aler di Bergamo. Successivamente, attraverso un'apposita gara, l'azienda individuerà un operatore economico che acquisterà l'area e i relativi diritti volumetrici.

«Prima di andare a firmare il documento mi sono diretto a Zingonia. Volevo fare un giro per questa area e mi sono reso conto dell'importanza di una riqualificazione di una zona abbandonata al degrado». La dichiarazione arriva dal neoassessore Nazzareno Giovannelli che ha firmato l'accordo di programma per Zingonia.

Un altro importante tassello per la rinascita del quartiere è infatti stato messo lunedì. Alla Sede territoriale di Bergamo della Regione Lombardia l'assessore al Territorio e Urbanistica, Sicurezza e Casa Nazzareno Giovannelli ha sottoscritto il documento che sancisce il definitivo sì alla riqualificazione di questo importante quartiere della Bergamasca. Hanno firmato l'atto l'assessore provinciale alle Grandi infrastrutture e pianificazione territoriale Silvia Lanzani e i sindaci di Boltiere Osvaldo Palazzini, di Ciserano Enea Bagini, di Osio sotto Attilio Galbusera, di Verdello Luciano Albani e di Verdellino Giuseppe Maci.

IL PRESENTE E IL FUTURO, 5 MILIONI DALLA REGIONE - Progetto urbano degli anni '60, realizzato a cavallo dei territori dei Comuni di Ciserano, Verdellino, Boltiere, Osio sotto e Verdello, Zingonia rappresenta un'area a forte valenza strategica, sia in termini di accessibilità sia per la presenza di centri produttivi di eccellenza. La zona è però da tempo afflitta da gravi problematiche dal punto di vista della sicurezza, dell'integrazione sociale, del degrado urbano e delle costruzioni, oltre che dalla carenza di servizi. Quattro sono i fronti su cui si comincerà a lavorare grazie allo stanziamento di 5 milioni da parte di Regione Lombardia e di 1,7 da parte dell'Aler di Bergamo: - l'acquisto e la demolizione delle 6 Torri di Piazza Moro (Anna 1, 2 e 3 e Athena 1, 2 e 3); - il potenziamento economico della zona di Zingonia, attraverso insediamenti di terziario/commerciale a supporto delle imprese locali; - il recupero urbanistico di corso Europa; - un intervento di Housing Sociale nell'area di Zingonia a cura di Aler.

DAL METODO LA SVOLTA - «Questo importante accordo - ha detto Giovannelli - rappresenta oggi più che mai la piena attuazione della capacità di Regione Lombardia di operare efficacemente, soprattutto in un contesto storico, economico e sociale particolarmente difficile, ma che ci vede ostinatamente attenti ai problemi presenti nel territorio lombardo, sotto il profilo urbanistico, abitativo, socio-economico, della sicurezza». «Ciascuna istituzione nel rispetto del proprio ruolo - ha proseguito -  contribuisce alla costruzione di un percorso di rilancio e di valorizzazione del territorio di Zingonia, anche valorizzando le risorse e le opportunità imprenditoriali presenti nell'area. La volontà di Regione Lombardia è di proseguire nel suo concreto impegno per la sicurezza degli abitati e per migliorare le condizioni di vita, soprattutto delle fasce sociali più deboli».

LE FASI - Il percorso prevede ora l'acquisto delle sei torri di piazza Moro, a Ciserano, da parte dell'Aler di Bergamo. Successivamente, attraverso un'apposita gara, l'azienda individuerà un operatore economico che acquisterà l'area e i relativi diritti volumetrici (a destinazione direzionale e commerciale), necessari ad avviare il progetto di trasformazione e, con i proventi, potrà realizzare l'intervento di housing sociale a Verdellino, per un totale di circa 40 alloggi. Sono poi programmati altri interventi nell'ambito di Zingonia, quali la realizzazione di un centro di sicurezza locale a Boltiere; di spazi con funzioni sociali a Verdellino; la riqualificazione dell'asta stradale di corso Europa con creazione di nuove piste ciclabili e di un'infrastruttura tecnologica per la gestione della viabilità e della videosorveglianza.

SOLUZIONI ANCHE PER I RESIDENTI - Il programma, inoltre, prevede una soluzione alternativa per chi è oggi legittimamente residente nelle sei torri, attraverso la messa a disposizione di alloggi disponibili dell'Aler (con la collaborazione della Prefettura) o tramite il supporto del sistema bancario, che sarà invitato anche a supportare il trasferimento dei nuclei familiari proprietari degli alloggi, rinegoziando i mutui in essere con condizioni di favore.

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