Bologna città più «intelligente»
Bergamo occupa la 18ª posizione

È Bologna la città più «intelligente» d'Italia. A incoronarla - seguita da Parma e Trento - è la ricerca «ICity rate», realizzata da Forum Pa e presentata, in collaborazione con Bologna Fiere, alla giornata inaugurale di «Smart City Exhibition 2012». Commenta sul blog de L'Eco Lab

È Bologna la città più «intelligente» d'Italia. A incoronarla - seguita da Parma e Trento - è la ricerca «ICity rate», realizzata da Forum Pa e presentata, in collaborazione con Bologna Fiere, alla giornata inaugurale di «Smart City Exhibition 2012», in programma nel capoluogo emiliano sino a mercoledì.
Per stilare la classifica - che ha visto primeggiare la città felsinea su 103 capoluoghi di provincia - sono stati utilizzati oltre cento indicatori, come la Governance della città, l'economia, la mobilità, l'ambiente, il capitale sociale e la qualità della vita.

Bergamo è 18ª con un punteggio di 435, quasi cento punti in meno rispetto a Bologna.

Tra le le città italiane piùintelligenti, ossia più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive e più vivibili, oltre a Bologna, Parma e Trento, si collocano in scia, nella classifica generale, Firenze, Milano, Ravenna, Genova, Reggio-Emilia, Venezia e Pisa che chiude la top ten. La prima città del Sud, con il 43/0 posto è Cagliari, seguita da Lecce (54/a) e Matera (58/a). In di coda alla graduatoria Caltanissetta, Crotone ed Enna.

Guardando alle sole dieci città metropolitane, Bologna, Firenze, Milano, Genova, Venezia e Torino sono tutte tra le prime 15 classificate, Roma segue al 21esimo posto, mentre segnano decisamente il passo le altre tre: Bari (69/a), Napoli (7/a) e Reggio Calabria, che si colloca all'87/0 posto. Le città in prima fila per le diverse dimensioni di indagine sono: Pisa e Milano per l'economia, Trento e Ravenna per l'ambiente, Torino e Padova per la Governance, Siena e Trieste per la qualità della vita, Milano e Venezia per la mobilità e Bologna e Ravenna per il capitale sociale.

«La classifica, piuttosto che considerarsi un punto di arrivo, vuole essere utile per fotografare lo stato attuale, di partenza dei processi in corso - sottolinea Gianni Dominici, direttore generale di Forum Pa, curatore della ricerca -. Utilizzando la metafora delle corse automobilistiche, quella che restituiamo non è - chiosa - la classifica finale ma la griglia di partenza di una gara ancora tutta da correre. Ovviamente in pole position non ci si arriva per caso e le città più avanti nello schieramento sono quelle che possono vantare una preparazione, un'accumulazione importante nei diversi ambiti considerati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA