Bergamo bassa, quali colori?
Entro aprile il piano delle tinte

Entro aprile 2013 anche Bergamo bassa avrà il suo piano del colore. Le tinte delle case saranno mappate dal centro piacentiniano fino ai borghi storici, passando per esempio anche per via Quarenghi. Non solo quindi le zone più pregiate.

Entro aprile 2013 anche Bergamo bassa avrà il suo piano del colore. Le tinte delle case saranno mappate dal centro piacentiniano fino ai borghi storici, passando per esempio anche per via Quarenghi. Non solo quindi le zone più pregiate, ma anche quelle che negli ultimi anni hanno avuto i problemi più gravi.

Il risultato sarà in ogni caso da record: grazie al secondo atto del piano del colore, infatti, Bergamo risulterà la città più mappata d'Italia. E cioè quella con il maggior numero di architetture ed edifici schedati per tipologia, caratteristiche architettoniche e naturalmente intonaci e relative tonalità.

Lo ha sottolineato l'assessore all'Edilizia privata, Tommaso D'Aloia, durante la presentazione ufficiale del bando. Città Alta ha rappresentato un progetto molto articolato e legato anche agli aspetti più strettamente architettonici e decorativi, in questo caso invece ci si concentrerà soprattutto sul colore.

L'obiettivo è evitare le «stecche». Che, proprio in città bassa, purtroppo non erano mancate. Un esempio? Quell'edificio di via Brigata Lupi che qualche anno fa fece rizzare i capelli in testa anche a Trento Longaretti per via del giallo-polenta con cui le facciate erano state rifatte.

Tra qualche mese, certi rischi saranno finalmente accantonati. Giusto il tempo di trovare uno sponsor che dovrà garantire un investimento minimo di 60 mila euro più Iva per un progetto che riguarderà circa una ventina di vie e svolgere materialmente il lavoro.

Il copione sarà identico a quello del precedente piano: chi si aggiudicherà il bando dovrà provvedere a redigere il piano, mentre l'amministrazione comunale in cambio garantirà un adeguato ritorno d'immagine attraverso la possibilità di firmare l'intervento.

Del centro storico si era occupata a suo tempo Akzo Nobel, presente in Italia con il marchio Sikkens e da anni impegnata proprio nel settore delle ristrutturazioni e dei piani colore. Molto probabile, anzi quasi certo, che al bando parteciperà anche in questa circostanza. Lo scorso aprile, in occasione della presentazione del lavoro svolto su Città Alta, i vertici aziendali non nascosero l'intenzione di offrire nuovamente il loro contributo.

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