Riva di Solto: minaccia suicidio
Arma illegale, finisce in manette

I carabinieri erano intervenuti per salvarlo, dopo che aveva minacciato il suicidio. Hanno invece finito per arrestarlo perché era in possesso di una pistola con matricola abrasa. È accaduto martedì mattina in un'abitazione di Riva di Solto.

I carabinieri erano intervenuti per salvarlo, dopo che aveva minacciato il suicidio. Hanno invece finito per arrestarlo perché era in possesso di una pistola con matricola abrasa. È accaduto martedì mattina in un'abitazione di Riva di Solto.

Protagonista un pensionato di 62 anni, con alle spalle qualche denuncia per ingiurie e minacce. L'uomo e la convivente sono in casa. Tra di loro esplode l'ennesima lite, al termine della quale lei sbatte la porta e se ne va, minacciando di mollarlo.

Il pensionato ci rimane male, cade in uno stato depressivo che lo porta a meditare al suicidio. Ci pensa davvero o è solo una mossa per convincere la donna a tornare sui suoi passi? Il dubbio che si tratti di un escamotage è lecito, perché l'uomo prima di dare corpo alle sue intenzioni spedisce un sms alla compagna: «Se non torni la faccio finita».

Quando i carabinieri bussano alla porta del sessantaduenne lo trovano sul divano. Dice di star male, ha appena chiamato il 118. Non ha la pistola puntata alla tempia, in casa non c'è la concitazione tipica dei momenti disperati.

E agli uomini dell'Arma non occorrono salvataggi in extremis. Visto che la situazione è piuttosto tranquilla, chiedono all'uomo della pistola. Che spunta da sotto il divano. L'arma ha la matricola abrasa e in casa ci sono pure 13 proiettili. Per la detenzione di un'arma di dubbia provenienza è obbligatorio l'arresto e così scattano le manette.

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