Rapine a prostitute nell'hinterland
A giudizio 39enne di Almenno S.S.

Un 39enne di Almenno S. S. è accusato di essere uno dei due malviventi che rapinavano prostitute usando come trappola il baule dell'auto. Uno dei due si fingeva cliente e si appartava. A questo punto dal baule dell'auto sbucava il complice che immobilizzava la giovane.

Un 39enne di Almenno San Salvatore è accusato di essere uno dei due malviventi che rapinavano prostitute usando come trappola il baule dell'auto. In parole povere: uno dei due si fingeva cliente, caricava sulla vettura la lucciola e si appartava. A questo punto dal baule dell'auto, una Citroen Xanthia, sbucava il complice che, da dietro, immobilizzava la giovane. Il conducente finiva l'opera ripulendo di portafogli e telefonini le borsette delle vittime.

Due i raid per i quali l'uomo è stato rinviato a giudizio dal gip Patrizia Ingrascì (nei confronti del complice non si erano invece raccolti elementi sufficienti per l'imputazione), entrambi ai danni di prostitute romene. Il primo sarebbe accaduto a Mozzo l'8 giugno, dove due banditi avevano rapinato borsa e cellulare alla loro vittima. Il secondo tre giorni più tardi a Osio Sopra, stessa dinamica e borsetta della giovane come bottino. L'indagato si dichiara estraneo ai colpi, tanto che il suo difensore, l'avvocato Emanuela Sabbi, ha chiesto il non luogo a procedere.

Secondo la difesa non ci sarebbero riscontri oggettivi e le dichiarazioni delle due vittime sarebbero discordanti, a cominciare dal colore della Citroex Xathia avvistata durante le rapine. Il gip ha però accolto la richiesta di rinvio a giudizio dell'accusa. Il processo comincerà l'8 maggio. L'uomo è attualmente in carcere per un terzo colpo (per il quale è in corso un procedimento autonomo), messo a segno il 18 giugno scorso e conclusosi con l'arresto.

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