I sindaci: dimissioni in massa
se non cambia legge di stabilità

I sindaci sono pronti a dare le dimissioni in massa se la legge di stabilità non cambierà. Una delegazione dell'Associazione dei Comuni, lo ha detto mercoledì 21 novembre al ministro dei Rapporti con il Parlamento Giarda, in un faccia a faccia alla Prefettura di Milano.

I sindaci sono pronti a dare le dimissioni in massa se la legge di stabilità non cambierà. Una delegazione dell'Associazione dei Comuni, lo ha detto mercoledì 21 novembre al ministro dei Rapporti con il Parlamento Giarda, in un faccia a faccia alla Prefettura di Milano.

«Il 29 novembre l'ufficio di presidenza dell'Anci, mentre saranno in corso i lavori sulla legge di Stabilità della commissione Bilancio del Senato, si riunirà per decidere tempi e modalità delle dimissioni in massa dei sindaci». Lo ha sottolineato il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, dopo l'incontro con Giarda.

«La manifestazione ha visto la presenza di oltre mille sindaci provenienti da tutta Italia che insieme, senza distinzioni di partito, hanno fatto sentire la propria voce'». Tornando al faccia a faccia con Giarda, Delrio ha riferito che «il ministro si è impegnato a riportare il nostro profondo malessere al premier Monti. Abbiamo chiarito - ha continuato Delrio - che la legge di Stabilità è l'ultima occasione per rivedere quelle norme (Imu, Patto di stabilita' e spending review) che stanno uccidendo il comparto dei Comuni».

A questo proposito il presidente dell'Anci ha annunciato: «Oggi stesso vedrò il segretario della Lega, Maroni mentre domani incontrerò i segretari di Pd e Pdl Bersani e Alfano». «Se dai lavori del Senato non avremo risposte alle nostre richieste - ha ribadito infine il presidente dell'Anci - già in quella fase, il giorno 29, i sindaci decideranno per le dimissioni».

Alla manifestazione dovrebbero aver partecipato una quarantina di sindaci della Bergamasca in fascia tricolore e gonfalone. Il sindaco di Vertova Riccardo Cagnoni e alcuni colleghi sindaci della delegazione ricevuta a Roma nei giorni scorsi erano presenti con uno striscione che ha raccolto il contenuto del loro messaggio a Mario Monti: «I Comuni non sono un costo ma una risorsa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA