Casco in testa, pistola in pugno
Rapinato un call center a Capriate

Casco in testa, pistola in pugno: così è entrato in azione il malvivente che lunedì, intorno alle 19,30, ha rapinato un call center a Capriate San Gervasio. È arrivato in scooter e, appena entrato, ha minacciato il titolare, puntandogli la pistola.

Casco in testa, pistola in pugno: così è entrato in azione il malvivente che lunedì, intorno alle 19,30, ha rapinato un call center a Capriate San Gervasio. È arrivato in scooter e, appena entrato, ha minacciato il titolare, puntandogli la pistola.

Così è riuscito a farsi consegnare 1.300 euro. Arraffati i soldi, ha riguadagnato l'uscita ed è fuggito proprio con lo scooter che aveva parcheggiato poco distante. Al titolare del call center, un immigrato marocchino, non è rimasto altro da fare che chiamare i carabinieri.

I militari hanno subito organizzato una serie di posti di blocco: che nelle notte non hanno consentito di arrestare il rapinatore, ma di bloccare un'auto sulla quale viaggiavano quattro albanesi.

Uno di loro, R.A. di 35 anni, non era in regola con quanto previsto dalla legge Bossi-Fini. È stato portato in caserma e, in mattinata, in tribunale per il processo per direttissima.

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