Pass invalidi della nonna morta
Smascherata furbetta con la Smart

Per parcheggiare la sua Smart in centro non esitava ad utilizzare il pass invalidi della nonna defunta. Ma la «furbetta» della sosta, F. B., 23 anni, residente proprio nel centro cittadino, è stata smascherata dalla polizia locale.

Per parcheggiare la sua Smart in centro non esitava ad utilizzare il pass invalidi della nonna defunta. Ma la «furbetta» della sosta, F. B., 23 anni, residente proprio nel centro cittadino, è stata smascherata dalla polizia locale, che prima le ha rimosso l'auto, poi, conclusi gli accertamenti, l'ha denunciata per tentata truffa, sostituzione di persona e falso materiale. Sì, perché il contrassegno invalidi della nonna defunta, nel frattempo giunto a scadenza naturale, l'aveva pure contraffatto, cambiando la data di termine, prorogandola di sua iniziativa fino al 2013.

«Non è colpa mia, è stata mia figlia di tre anni a scriverci sopra e modificarlo», si è giustificata, di fronte alla polizia locale che le chiedeva conto di quelle date artefatte. Gli agenti però non le hanno creduto. La polizia locale nell'ultimo periodo è particolarmente attenta al controllo dei contrassegni degli invalidi, dopo aver ricevuto una serie di esposti. Così, agenti e ausiliari del traffico ultimamente hanno aguzzato la vista. E sono stati proprio loro, gli ausiliari del traffico, a dare il «la» all'indagine che ha portato alla denuncia della ragazza.

E così scoprono che la vera titolare del documento usato dalla 23enne era deceduta da qualche tempo. Quanto al permesso, è risultato avere scadenza naturale nel 2011. Ma qualcuno lo aveva contraffatto, cambiando l'uno finale in un bel tre e arrogandosi il diritto di prorogarlo di altri due anni, in barba ai disabili (quelli veri) che si lamentano e scrivono alla polizia locale, perché non riescono a trovare spazi per la sosta delle loro auto.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 28 novembre

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