La bimba costretta in ginocchio
Sequestrato e sotto esame il pc

«Le urla e i rumori erano fortissimi: urlavano i genitori, e con le loro voci coprivano quella più flebile della bimba». Parla il 28enne che ha dato l'allarme consentendo ai carabinieri di arrestare i genitori che tenevano la figlia in ginocchio davanti al pc.

«Le urla e i rumori erano fortissimi: stavano urlando i due genitori e con le loro voci coprivano quella più flebile della bimba. Non riuscivamo a dormire, allora verso le 22,30 io e mia moglie abbiamo chiamato i carabinieri per farli smettere».

Parla il 28enne kosovaro vicino di casa della coppia del Togo arrestata dai carabinieri, nella notte tra venerdì e sabato, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

I carabinieri, dopo mezz'ora di vane insistenze, sono riusciti a sfondare la porta e a entrare: hanno trovato la bimba di sei anni in lacrime, costretta dai genitori a stare in ginocchio con le mani rivolte al soffitto davanti a un computer acceso.

«Era da circa una settimana - racconta il kosovaro - che la situazione era insostenibile: continuavano a ripetere una frase nella loro lingua, per me incomprensibile. L'altra notte abbiamo avuto paura, anche per i nostri due figli».  Sembra che le frasi che i due genitori stavano ripetendo avessero contenuto religioso. Sequestrato il pc per verificare cosa la piccola fosse costretta a vedere.

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